Da settembre la valutazione dei dirigenti scolastici sarà effettuata in base alla normativa 185/2001 che valuterà i presidi in base a dei parmetri precisi.
I presidi, in pratica, riceveranno la retribuzione di risultato non più a pioggia ma in base alla “pagella”.
Lo ha detto a chiare lettere il ministro dell’Istruzione Stefania Giannini, nella mattinata del 28 giugno, presentatando le nuove direttive in merito alla valutazione dei dirigenti scolastici. “Dopo 15 anni entra in regime una normativa esistente dal 2001, che grazie alla ‘Buonascuola’ sarà applicata”, afferma Giannini.
I parametri di riferimento in base ai quali avverrà la valutazione saranno:
1 – Capacità d’indirizzo e gestione dell’Istituto
2 – Capacità di gestire e valorizzare le risorse umane
3 – Apprezzamento della comunità verso il Ds
Per quanto riguarda il secondo punto, per ottenere una buona valutazione, ha evidenziato il Ministro, bisogna avere una gestione positiva del ‘bonus insegnanti‘ e del ‘comitato di valutazione‘. Infatti, finora, sono stati creati solo 10 comitati di valutazione su 8500, per cui in quest’ottica la nuova direttiva farà acquisire maggiore peso agli aspetti più contestati della riforma “Buonascuola”.
Quindi la valutazione del preside sarà data dall’associazione dei 3 paramentri. E se dovessero esserci valutazioni negative? “Chi dovesse avere una valutazione veramente negativa, o cambia scuola o mestiere”, afferma Giannini, che aggiunge: “Prima di essere assegnato all’USR, al dirigente gli viene data l’oportunità di cambiare scuola, perchè molte volte si creano delle turbative nell’ambiente, quindi è meglio cambiare il preside”.
Se ancora non dovesse essere all’altezza della situazione, il preside “bocciato” non dirigerà più una scuola ma resterà a disposizione dell’Ufficio scolastico regionale che assegnerà mansioni diverse.
Dalle nuove direttive emerge anche la definizione del salario accessorio, che che d’ora in poi i Ds riceveranno su 4 livelli di raggiungimento degli obiettivi, ovvero:
– buono
– avanzato
– pieno
Il livello avanzato garantisce al dirigente un salario accessorio del 5% in più rispetto al livello buono, per arrivare fino al 30% se si raggiunge il pieno raggingimento degli obiettivi.
La percentule precisa, comunque, viene stabilita al tavolo della contrattazione integrativa regionale che andrà a distribuire i 150 milioni di euro stanziati per il prossimo anno scolastico.
Ad agosto verranno dati ai presidi gli obiettivi di miglioramento, che sono anch’essi di tre tipi: quelli generali fissati dal Miur, quelli specifici del territorio e quelli peculiari dell’istituto desumibili dal Rav.
Nel corso dell’anno, inoltre, ci saranno visite. A giugno 2017 scatterà una prima autovalutazione; entro l’estate la pagella. I soldi in busta, ai più meritevoli, arriveranno a dicembre 2017.
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