Home Personale Valutazione dirigenti scolastici senza effetti economici, e quindi inutile

Valutazione dirigenti scolastici senza effetti economici, e quindi inutile

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Anche per il 2017/18 la procedura di valutazione dei dirigenti scolastici sarà del tutto ininfluente ai fini della attribuzione della retribuzione accessoria: un accordo in tal senso è stato raggiunto qualche giorno fa tra il Ministero dell’Istruzione e le organizzazioni sindacali rappresentative dei dirigenti scolasti Flc-Cgil, Cisl-Scuola, Uil-Scuola, Confsal-Snals.
ANP e Dirigenti Scuola non hanno invece siglato l’intesa.
Diametralmente opposti, quindi, i commenti di parte sindacale.

Il commento di Flc-Cgil…

Secondo Flc-Cgil “si tratta di un risultato molto significativo nella direzione di un riequilibrio del rapporto tra legge e contratto a favore del contratto, come previsto dall’ intesa del 30 novembre 2016”.
“Le parti – sottolinea ancora Flc – hanno infatti riconosciuto che le modifiche apportate dal DLgs 75/17 al DLgs 165/01 consentono di riportare alla competenza del contratto collettivo nazionale la materia relativa alla valutazione delle prestazioni ai fini della corresponsione del trattamento accessorio”.
Per la Flc l’accordo serve quindi a confermare il “primato” del tavolo contrattuale sulle disposizioni di legge e, soprattutto, a ribadire ancora una volta che anche il “bonus premiale” dei docenti deve essere sottoposto a contrattazione.

… e quello dell’ANP

Del tutto opposta la posizione dell’ANP contraria ad una “procedura di valutazione senza effetti economici, priva di qualsiasi utilità ed efficacia ai fini di un effettivo miglioramento della professionalità dei dirigenti scolastici”.
L’ANP rimarca anzi che – a questo punto – i dirigenti scolastici dovranno sottostare ad una complessa e farraginosa procedura valutativa che si ridurrà ad un puro e semplice adempimento burocratico senza nessuna utilità pratica.