La valutazione dei dirigenti scolastici potrebbe essere rinviata al prossimo anno scolastico.
Il confronto fra Ministero e sindacati svoltosi in questi ultimi giorni non è infatti servito a fare chiarezza e a trovare un punto di intesa, tanto che nella giornata del 20 aprile Cgil, Cisl, Uil e Snals hanno deciso di dare avvio ad una fase di mobilitazione dell’intera categoria dei dirigenti scolastici. Non solo, ma i 4 sindacati stanno già invitando i dirigenti scolastici ad astenersi dall’attuazione degli adempimenti non obbligatori connessi alla valutazione, a partire dalla partecipazione alle attività (non obbligatorie) di formazione.
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Analoga decisione era già stata presa qualche giorno fa dall’Anp che per la verità sta proponendo anche l’astensione delle attività connesse con la procedura della chiamata diretta.
Per la verità il Ministero aveva già annunciato qualche giorno fa l’intenzione di svincolare l’esito della valutazione dalla attribuzione della retribuzione di risultato ma questa soluzione viene considerata del tutto insufficiente da Cgil, Cisl, Uil e Snals che sottolineano che è in corso una modifica sostanziale del testo unico sul pubblico impiego con un conseguente ampliamento degli spazi contrattuali. Per questo motivo i sindacati ritengono che a breve l’intera questione dovrà essere oggetto di contrattazione e quindi non ha alcun senso che il Miur definisca ora in modo unilaterale le procedure per la valutazione dei ds.
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