No a un sistema di valutazione “Invalsicentrico” calato dall’alto e imposto alle scuole senza alcun coinvolgimento dei docenti e delle organizzazioni sindacali. Così la Gilda degli Insegnanti boccia la direttiva firmata dal ministro Giannini per l’avvio del Sistema Nazionale di Valutazione (SNV).
Numerosi i punti del documento contestati dal sindacato che punta l’indice contro la scarsa chiarezza delle prime operazioni a carico delle scuole e il rischio che si aggravi il fardello burocratico che già pesa sulle spalle degli insegnanti.
“Inoltre – sottolinea Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda – gli ispettori sono troppo pochi per il carico di lavoro da sostenere e mancano le indicazioni relative alla formazione di coloro che si dovranno occupare dell’autovalutazione, della valutazione esterna e della redazione dei piani di miglioramento”.
Nel mirino della Gilda anche la totale assenza di un investimento economico sia per il lavoro dei nuclei di valutazione interna che per i piani di miglioramento.
“La posizione critica che abbiamo assunto ieri pomeriggio durante l’informativa a viale Trastevere – spiega Di Meglio – è la stessa già espressa in merito al regolamento del luglio 2013 e che è all’origine della direttiva. Al Miur abbiamo chiesto un vero confronto prima dell’emanazione della circolare attuativa per definire alcuni aspetti cruciali e abbiamo rilevato che l’obbligo della pubblicazione dei rapporti di autovalutazione sui siti delle scuole può creare effetti controproducenti per l’intero sistema”.
“Infine – conclude il coordinatore nazionale – riteniamo che sarebbe meglio monitorare e analizzare la sperimentazione Vales e rinviare l’avvio del SNV per acquisire tutti gli elementi utili a migliorarne l’attuazione”.
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