I tempi per evadere oltre 700 mila istanze di inserimento nelle Graduatorie Provinciali per le supplenze sono molto stretti, molte le scuole polo precettate dagli Uffici scolastici Regionali che si lamentano del grave carico di lavoro. Mario Rusconi Presidente dell’ANP Lazio chiede di conoscere i criteri di individuazione delle scuole polo chiamate a valutare migliaia di istanze in poco meno di 15 giorni.
Il Presidente dell’ANP Lazio Mario Rusconi fa emergere un’amara realtà scrivendo una nota sulla valutazione delle istanze GPS al Direttore Generale dell’USR Lazio.
“In riferimento al decreto del 10 agosto u.s. prot. 17650, a firma della Dirigente Rosalia Spallino, si chiede con urgenza di conoscere i criteri di individuazione delle scuole polo indicate per la valutazione delle istanze per la costituzione delle Graduatorie Provinciali per le Supplenze.
Si fa presente che le scuole in oggetto si sono trovate destinatarie di tale oneroso impegno senza neanche un contatto informale di preavviso ai Ds, per di più in un periodo come quello attuale in cui il personale amministrativo si trova in turnazione per le ferie.
Si rappresenta dunque l’impossibilità materiale per molte scuole di valutare in pochi giorni migliaia di candidature, restando in attesa di rapidi chiarimenti e di soluzioni per dare supporto alle scuole coinvolte”.
Il problema sollevato nel Lazio dal Presidente regionale di ANP è per la verità un problema a livello nazionale. Anche in altre regioni italiane le scuole polo sono state cooptate per esaminare in media circa 1500/2000 domande per l’inserimento nelle graduatorie provinciali per le supplenze e di Istituto.
In buona sostanza è un lavoro molto gravoso e di particolare responsabilità, che andrebbe svolto entro il 28 agosto per consentire la pubblicazione delle graduatorie GPS entro l’1 settembre 2020.
Bisogna sottolineare che le istanze presentate dagli aspiranti all’inserimento nelle graduatorie provinciali per le supplenze e alle graduatorie di Istituto di I e II fascia sono prive di allegati e si basano quasi esclusivamente su autodichiarazioni fatte sotto la responsabilità del dichiarante.
La valutazione dei titoli, attuata dalle scuole polo, si dovrebbe quindi basare sulla buona fede di quanto dichiarato dall’aspirante, sia rispetto alla validità del titolo che ai dati del suo conseguimento. In buona sostanza le scuole polo potranno solo verificare se il titolo dichiarato è conforme alle tabelle di valutazione, ma non potranno verificare la veridicità di quanto dichiarato. Saranno quindi le scuole polo, sulla base di quanto dichiarato dal candidato all’inserimento nelle GPS, ad attribuire il punteggio di riferimento.
Durante la fase di valutazione e di convalida dei titoli dichiarati dall’aspirante, il sistema con cui opereranno le scuole restituirà il punteggio con calcolo elettronico come promesso ai sindacati durante l’informativa dell’OM. 60 del 10 luglio 2020. Sulla base di tali punteggi il docente verrà graduato per singola classe di concorso in riferimento alla fascia di appartenenza. Tali punteggi saranno gli stessi sia per le GPS che per le graduatorie di Istituto e saranno riferiti sempre alla classe di concorso e fascia di riferimento.
Le graduatorie GPS sono definitive e non consentono reclami, una volta pubbliche il docente può ricorrere soltanto al giudice. Comunque alla prima supplenza il Dirigente scolastico dovrà operare un controllo dei titoli dichiarati e verificare che tali titoli siano conformi a quanto dichiarato e attribuito. Se il controllo viene superato senza modifiche di punteggio, il docente continuerà il suo incarico, altrimenti il suo punteggio verrà modificato come la sua posizione di graduatoria e verranno presi i provvedimenti del caso. Nei casi più gravi il docente potrebbe essere escluso dalle graduatorie per dichiarazione mendace con risvolti anche di tipo penale.
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