Categorie: Politica scolastica

Valutazione, mediocrità e selezione dei docenti

Scrive Massimo Scalas: “Caro Severgnini, dunque pare sia bastata un’elezione regionale vinta ma senza entusiasmare, e un blocco degli scrutini, per far pensare ad un rinvio di un anno della riforma della “buona scuola”. Gli insegnanti miei “colleghi”, le scrivono manifestando tutto la loro insofferenza per il fatto di essere giudicati dalla “gente comune”, a loro parere senza requisiti. Ora, tralasciamo di ribattere punto su punto, e ce ne sarebbe motivo fondato. Io chiedo loro solo una cosa: siamo in fondo a tutte le statistiche internazionali (non le vostre autoreferenziali) per competenze raggiunte dai nostri studenti, con tassi di abbandono scolastico quasi da terzo mondo. Un laureato italiano vale un diplomato finlandese o giapponese, nelle materie più importanti… pensate davvero che sia tutta colpa dello Stato o forse anche dalla mediocrità del corpo insegnante?”

Se la scuola italiana è all’ultimo posto nelle classifiche la responsabilità può essere imputata in parte anche ai professori?  “Tale mediocrità è dovuta o no, al fatto che non esista da almeno 40 anni alcun tipo di selezione dei docenti? Perchè alla fine il punto è solo questo: è inutile stare a discutere se avete molte ferie o poche ferie (in ogni caso sono molte di più rispetto alle altre categorie), se siete ben pagati o poco pagati. E’ inutile, perchè se fossimo ai primi posti al mondo come i finlandesi (i cui insegnanti sono pagati poco di più di quelli italiani), non ci sarebbe prezzo per compensare tale lavoro, ma siccome siamo in zona retrocessione, quanto viene corrisposto è anche troppo! E allora andrebbe differenziato, pagando benissimo quelli bravi e, se proprio non si possono licenziare, molto meno gli incapaci. Siete d’accordo su questo punto o no?”

Il lettore riapre una querelle infinita e, purtroppo, senza soluzione. Lo stipendio più alto dovrebbe essere legato a una seria valutazione dell’operato. Ma siccome quest’operato non è misurabile, allora non se ne fa mai niente.

Un brivido percorre la schiena, però, al solo pensiero che i docenti potrebbero essere valutati sondando la preparazione dei loro alunni. Forse verrebbero tutti licenziati in tronco…

Silvana La Porta

Articoli recenti

Mense scolastiche, boom di richieste di menu vegetariani o vegani Milano. Selvaggia Lucarelli: “Le belle notizie”

Come riporta La Repubblica, che ha attenzionato il caso di Milano, sono sempre di più…

23/12/2024

Anna Pepe “manda quel paese” una sua docente durante un’intervista: “Guarda dove sono adesso, prof”

Sono molti i vip che spesso si abbandonano a ricordi della scuola e dei loro…

23/12/2024

Maturità, tornano sui banchi dopo decenni per fare la traduzione di latino o greco: il liceo Galilei fa bis

Torna Rimaturità, la ‘prova d’esame’ per gli ex studenti del Liceo Classico Galileo di Firenze:…

23/12/2024

Precari Scuola, per la NASpI necessario comunicare entro il 31 gennaio il reddito presunto riferito al 2025

Dal mese di dicembre 2024, l’INPS, tramite la “Piattaforma di Proattività”, ha avviato una campagna…

23/12/2024

Linee guida Educazione Civica, docente scrive Valditara: “Farò l’opposto”. Usr Lazio prende le distanze: “Lettura distorta”

Hanno fatto discutere molto le parole di un docente di un liceo di Roma, scritte…

23/12/2024

Certificati medici per giustificare l’assenza dal lavoro, non devono contenere dati sulla salute: provvedimento del Garante privacy

Le certificazioni che attestano la presenza in ospedale, necessarie per giustificare un’assenza dal lavoro o…

23/12/2024