Home Attualità Niente voti inferiori al quattro, l’assessore alla scuola in tedesco in Alto...

Niente voti inferiori al quattro, l’assessore alla scuola in tedesco in Alto Adige: “Non hanno valore educativo e pedagogico”

CONDIVIDI

Breaking News

April 19, 2025

Dl Pa, le novità per la scuola: assicurazione sanitaria per il personale estesa e nuove assunzioni di docenti di religione

Compiti vacanze di Pasqua, i genitori alla ds: “Scuola alienante, i nostri figli hanno diritto al riposo più di ogni lavoratore”

Libri di testo, prezzi di copertina per la primaria e tetti di spesa per la secondaria a.s. 2025/2026 

Elenchi aggiuntivi Gps 2025: come fare domanda senza errori? La consulenza con l’esperto

Come riportano Il Gazzettino e Il Messaggero, in Alto Adige si sta discutendo di una particolare proposta. A portarla avanti Philipp Achammer, assessore provinciale alla scuola in lingua tedesca, che si è scagliato contro la pratica di assegnare voti bassi agli studenti in pagella.

“Non hanno alcun valore educativo e pedagogico”, ha spiegato Achammer, che ha acceso un vero e proprio dibattito sul tema delle valutazioni degli studenti a scuola, dopo che si parla da tempo di una vera e propria “scuola senza voti”.

“lo sono per il merito e la professionalità dei docenti – ha detto l’assessore alla scuola in lingua italiana Giuliano Vettorato -. Facciamo poi tutte le valutazioni del caso, tenendo presente che con un ‘due’, ad esempio, diventa complicato recuperare”. 

Mera formalità?

La proposta fa discutere. In molti si chiedono che senso abbia usare una scala di voti se poi vengono usati solo quelli più alti. Altri fanno notare che, in realtà, lo stato delle cose è questo. Sono pochi, a quanto pare, i docenti che effettivamente usano voti inferiori al quattro.

“Sarebbe solo un cambio normativo – spiega al Corriere dell’Alto Adige Laura Cocciardi, dirigente del liceo delle scienze umane Pascoli -, di fatto si fa già così. Ci sono questioni più importanti da risolvere”. L’ok dovrebbe arrivare dal Ministero dell’Istruzione che però non sembra convinta dall’idea. Solo in un secondo momento si potrebbe modificare la legge provinciale del 2000 e la delibera di giunta del 2011.