L’andamento dell’epidemia non fa sperare in una rapida ripresa delle attività didattiche in presenza in tutti gli ordini di scuola.
Anzi il passaggio di alcune regioni dall’area gialla a quella arancione e dalla arancione alla rossa induce a pensare che la situazione potrebbe peggiorare o, nella migliore delle ipotesi, restare stabile almeno fino a Natale.
In tal caso anche in questo anno scolastico si potrebbe riproporre il problema del 2019/2020: come si potranno valutare gli alunni alla fine del trimestre o del quadrimestre?
Lo scorso anno era stato di fatto sancito il principio del “tutti promossi” (ad eccezione di pochissimi casi del tutto sporadici).
Cosa accadrà quest’anno al termine del primo trimestre/quadrimestre?
Ci sarà una sorta di “6 politico” per tutti come molti già pensano e annunciano?
E’ presto per dirlo ma resta il fatto che sarebbe bene che le scuole incominciassero ad assumere qualche iniziativa in merito, per esempio stabilendo criteri di valutazione che tengano conto delle particolari modalità con cui si stanno svolgendo le attività didattiche nella scuola secondaria.
Meno complessa appare la situazione nella primaria anche se, pure in questo ordine di scuola, bisognerà tenere conto delle interruzioni che già si sono registrate e che si registreranno prima della fine del quadrimestre.
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