Cambiano le regole della valutazione nella scuola primaria.
Basta con i voti e si passa ai giudizi descrittivi e, soprattutto, ad una valutazione formativa che possa davvero aiutare i bambini ad imparare di più e meglio.
Sulla necessità di abbandonare il voto per passare a strumenti più adeguati gran parte dei docenti sono d’accordo, ma c’è molta preoccupazione perché i tempi sono stretti, visto che fra pochissime settimane si conclude il primo quadrimestre.
Ma davvero è indispensabile già con il primo quadrimestre cambiare tutto?
Lo abbiamo chiesto alla professoressa Elisabetta Nigris, docente presso l’Università Milano Bicocca e coordinatrice del gruppo nazionale di lavoro istituito dal Ministero.
Ecco cosa ci ha risposto.
“Io voglio innanzitutto tranquillizzare gli insegnanti perché quando si ha a che fare con grandi cambiamenti e con riforme così profonde non si può pensare a tempi brevi. La legge peraltro, per definizione, deve stabilire delle regole e deve dire che le disposizioni vanno applicate da subito. Ma credo anche che le scuole debbano cominciare da quello che già stanno facendo e che va nella direzione di ciò che noi abbiamo indicato nelle Linee Guida. E’ necessario dunque iniziare dalla progettazione e dalla messa a punto degli obiettivi”.
“Per il momento – prosegue Nigris – si può iniziare ad individuare uno o al massimo due obiettivi sui quali si è già su quelli approfondire meglio.
Non bisogna pretendere di fare tutto e subito perché la gatta frettolosa fa i gattini ciechi ma soprattutto perché sarebbe anche una richiesta ingiusta e impossibile nei confronti degli insegnanti”.
Quindi, non “avanti tutta” ma piuttosto “avanti con giudizio”.
Lunedì 11 e martedì 12 la professoressa Nigris e altri componenti del gruppo nazionale incontreranno on line docenti e dirigenti scolastici e forniranno ulteriori indicazioni utili.
La registrazione completa della nostra intervista ad Elisabetta Nigris verrà pubblicata nei prossimi giorni nel nostro canale Youtube.
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