Nella scuola primaria torna la valutazione per giudizi (intermedi e finali) al posto del voto numerico. (VAI AL CORSO)
Così il comunicato del Ministero dell’Istruzione: a decorrere dall’anno scolastico 2020/2021 la valutazione periodica e finale degli apprendimenti è espressa, per ciascuna delle discipline di studio previste dalle Indicazioni Nazionali, compreso l’insegnamento trasversale di educazione civica, attraverso un giudizio descrittivo riportato nel documento di valutazione, nella prospettiva formativa della valutazione e della valorizzazione del miglioramento degli apprendimenti. I giudizi descrittivi sono riferiti agli obiettivi oggetto di valutazione definiti nel curricolo d’istituto e sono correlati a differenti livelli di apprendimento.
Per i bambini DVA e DSA cosa bisogna fare? Sempre un giudizio descrittivo disciplinare?
Sì, le indicazioni sono riportate nell’ordinanza ministeriale e nelle linee guida.
Questo quanto riporta il Ministero dell’Istruzione in una apposita FAQ. Anche in presenza di Disturbi Specifici di Apprendimento, bisogna lavorare ad una valutazione formativa in grado di specificare e articolare gli esiti dell’apprendimento per ogni obiettivo. È possibile, cioé, che per alcuni obiettivi il livello raggiunto da un alunno sia avanzato e per altri corrisponda a livelli diversi.
La pedagogia della lumaca
In generale, sulla valutazione nella scuola primaria, è bene chiarire che la regola numero uno deriva dalla migliore pedagogia contemporanea: procedere lentamente e a piccoli passi, senza voler accelerare i tempi più del necessario. Non a caso c’è persino chi parla di pedagogia della lumaca, un’espressione usata nell’omonimo libro da Gianfranco Zavalloni, maestro, pedagogista, dirigente scolastico. E in ogni caso, quanto va spiegato all’alunno e ai suoi genitori è che un giudizio negativo non deve essere letto come un giudizio sulla persona, ma un giudizio di prestazione, che è sempre soggetta al miglioramento.
Il corso
Sull’argomento, vi segnaliamo il corso La valutazione a scuola di Enrico Bottero, in programma dal 2 marzo.
Alcuni punti tematici del corso: Che cosa vuol dire valutare. Le finalità e le funzioni della valutazione. La centralità della valutazione formativa (valutazione per l’apprendimento) e i suoi correlati: pedagogia differenziata, autovalutazione, autoregolazione degli apprendimenti.