Proseguono in tutta Italia le attività di formazione rivolte ai docenti della scuola primaria sul tema della valutazione formativa.
Come è noto quest’anno sono entrate vigore le nuove regole sulla valutazione: non si usano più i voti ma si fa riferimento ai giudizi descrittivi.
L’aspetto più complesso da affrontare riguarda proprio il come far sì che i giudizi descrittivi non si limitino a “fotografare” la situazione esistente ma contribuiscano davvero ad attivare processi di miglioramento negli alunni ma anche negli insegnanti.
Molti esperti ritengono che la “chiave di volta” possa essere quella di puntare molto sull’autovalutazione degli alunni in modo da attivare processi di natura “metacognitiva” finalizzati cioè ad aiutare i bambini e le bambine a riflettere sul come apprendono.
C’è il timore diffuso fra i genitori che la mancanza del voto faccia venir meno negli alunni il loro impegno.
Ma – dicono i pedagogisti – si tratta di un timore infondato.
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