L’applicazione delle norme sulla valutazione nella scuola primaria contenute nella OM 172 e nelle Linee Guida pone diverse questioni e non pochi interrogativi.
Per esempio: si possono usare ancora i voti nella valutazione in itinere?
E’ sbagliato fare una specie di “media” fra i voti fin qui attribuiti e convertirla in un giudizio descrittivo?
L’autovalutazione degli alunni può consistere in una sorta di rilevazione del gradimento delle diverse attività didattiche da parte degli alunni stessi?
Sono tutte domande alle quali cerca di rispondere il documento “Una bussola per orientarsi”sottoscritto da 4 importanti associazioni professionali (Aimc, CIDI, MCE e Proteo).
Il documento, spiegano, ha lo scopo di favorire la discussione, la messa a punto di buone pratiche cooperative oltre che l’attivazione di momenti di formazione.
Per esempio, a proposito della definizione dei criteri di valutazione si suggerisce di “dare continuità al percorso, all’interno degli I.C., elaborando criteri di valutazione ispirati agli stessi principi e coinvolgendo tutte/i le/i docenti dei tre ordini di scuola presenti nell’istituto comprensivo” ma al tempo stesso di evitare di separare i percorsi di riflessione e di scelta tra i diversi ordini di scuole, trascurando la dimensione formativa della valutazione nella scuola secondaria di I grado”.
Va benissimo “modificare la definizione dei quattro livelli e aggiungere altre dimensioni di apprendimento e conseguentemente modificare la legenda dei livelli” ma sono da evitare altri tipi di pratiche come costruire o usare descrittori predeterminati e diversificati secondo la logica comparativa e classificatoria del voto numerico, oppure semplificare l’interpretazione dei livelli dando importanza al risultato e non al processo di apprendimento.
Soprattutto va evitata la trasposizione dei voti in livelli.
Così come non va bene “utilizzare solo prove di verifica strutturate su tutti gli obiettivi e in generale un solo tipo di strumenti” oppure “dare alle verifiche formali maggiore autorevolezza che alle altre modalità di rilevazione, in particolare nel momento certificativo della valutazione”.
Al contrario vanno usati strumenti di valutazione che permettano la documentazione del processo di apprendimento di ciascuno.
Molto utili anche i suggerimenti per la valutazione itinere.
Si suggerisce infatti di “adottare descrizioni individualizzate che tengono conto del livello di partenza di ciascuno” e di “adattare il registro elettronico alle esigenze della valutazione formativa”.
Non va bene, al contrario, fare in modo che tutte le valutazioni sia visibili sul registro elettronico e quindi comunicate ai genitori.
Men che meno considerare la valutazione finale una mediazione delle valutazioni in itinere.
Nel sito del CIDI è disponibile il documento completo
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