Francesca Storai è ricercatrice Indire, dove lavora da 2000. Si è occupata di formazione docenti e si è occupata di formazione degli insegnanti, ambienti e modelli di apprendimento orientati all’innovazione scolastica. Attualmente è responsabile struttura che si occupa della “Valutazione dei Processi di innovazione”.
Con lei, in occasione di Didacta Sicilia, abbiamo discusso dell’uso dei dati come strumento per il miglioramento e dell’importanza di una progettazione unitaria e di un ripensamento degli obiettivi formativi in ottica di rendicontazione sociale. Hashtag della seconda giornata, venerdì 21 ottobre, #pedagogia.
“L’Ocse già dieci anni fa diceva che la valutazione è utile non solo per il miglioramento, ma proprio per i processi decisionali. Spesso nelle scuole si agisce e si riprogetta sulla base delle percezioni. L’importanza dei dati che provengano dal Ministero, dall’Invalsi o dalla scuola stessa deriva dal fatto che questi danno la misura di dove intervenire e fare scelte consapevoli ed efficaci”.
“Durante la pandemia abbiamo visto che possono accadere eventi imprevedibili; una buona pianificazione e una sua condivisione permette di dare soluzioni più efficaci”.
“Dall’uso dei dati come elementi su cui progettare nasce l’importanza di una progettazione condivisa per tutta la scuola. Spesso ci sono documenti che rimangono appannaggio di pochi. L’importante è condividerli con tutti gli attori della scuola, per dare una visione comune a tutti, a tutti i livelli”.
“La rendicontazione sociale è un modo per la scuola di farsi conoscere all’esterno, comunicando ciò che fa. A volte ciò non si conosce, e si fa affidamento sulle percezioni, sul passaparola dei genitori. La possibilità di comunicare le informazioni corrette all’esterno permette di dare un’immagine corretta della scuola”.
“Nel 2018 abbiamo fatto un’indagine sui Piani di Miglioramento. La maggior parte delle scuole progetta dai cinque ai dieci obiettivi, non riuscendo a dare una direzione unitaria. La maggior parte delle scuole, secondo un recente monitoraggio del MI, ha rendicontato solo un obiettivo. Questo significa che l’indagine che avevamo fatto dimostrava quanta dispersione c’era nel focalizzare gli obiettivi e ciò si riflette sulla documentazione”.
“Gli attori della scuola dovrebbero essere coinvolti e responsabilizzati verso una visione comune; solo così si rendono efficaci tutte le azioni che la scuola fa”.
La Tecnica della Scuola, nel campo dell’informazione scolastica da oltre 70 anni, è presente alla Fiera Didacta Sicilia, all’interno dello stand 13, per parlare delle novità del mondo della formazione dei docenti e degli studenti.
Le attività della Tecnica della Scuola a Fiera Didacta Sicilia, in duplice qualità di testata giornalistica e di ente di formazione accreditato dal MI, saranno molteplici. Nel nostro stand avranno luogo momenti formativi e d’approfondimento, con incontri e interviste a esperti di didattica e pedagogia e formatori.
In particolare, ogni giornata della fiera sarà dedicata ad un ambito specifico di forte interesse per docenti ed educatori: il 20 ottobre si aprirà con la didattica, il 21 ottobre si proseguirà con la pedagogia e il 22 ottobre si chiuderà con tematiche relative all’inclusione.
Per non perdere nessun appuntamento organizzato dalla Tecnica della Scuola a Fiera Didacta Sicilia è stata creata una pagina apposita che contiene tutte le informazioni relative a ciò che avverrà nel nostro stand all’evento nel corso dei tre giorni.
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