Durante la presentazione del libro del ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, avvenuta a Roma lo scorso 6 marzo, il ministro ha toccato alcuni punti importanti del mondo della scuola. Tra questi, Valditara ha voluto sottolineare la sua presa di posizione sull’introduzione del giudizio sintetico nelle scuole primarie. Tuttavia, è stato contestato da un docente che non si è rivisto nella descrizione dello stesso ministro.
Valditara leggendo, a mo’ di esempio, un giudizio scritto da un docente, ha voluto sottolineare come era facilmente fraintendibile, rimarcando il fatto che accanto ai giudizi analitici servano quelli sintetici. Secondo un docente che è intervenuto, quello non rispecchia la verità e si tratta di un esempio non statisticamente rilevante.
A intervenire anche il ministro Salvini che si trova d’accordo con il collega della Lega, ma ammette che un giudizio come “gravemente insufficiente” sia troppo forte.
Al video le considerazioni sul tema del ministro dell’Istruzione e del ministro dei trasporti Matteo Salvini.
Salvini, in particolare ha toccato il punto dei cellulari in classe, affermando: “Si deve impedire ai ragazzi di entrare con il telefono cellulare in classe. Consegnato all’ingresso e recuperato all’uscita. Noi siamo andati a scuola senza cellulare, se non dicevi a tua mamma sei volte al giorno che stavi bene, se ne accorgeva quando arrivavi a casa. Quindi, se ci sono motivazioni didattiche, per carità, è un altro paio di maniche, per quello che riguarda scuole elementari, medie e superiori fino alla maggiore età, non si potrebbe dovere entrare in classe con il cellulare in tasca”.
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