Vandali in azione ad Acerra, a due passi da Napoli, all’interno dell’Istituto comprensivo ‘Ferrajolo-Siani’: alcuni ragazzi, si filmano, urlando in dialetto stretto campano frasi di Gomorra e sostenendo di essere i “numeri uno”, proprio mentre, sigaretta in bocca, imbrattano l’auditorium della scuola, scaricando gli estintori verso il soffitto e facendo cadere tutto il contenuto chimico sui pavimenti. Infine, ‘postano’ la bravata sui social, come se fosse un bel trofeo da mettere in mostra.
Fonte: Acerra News
Il video ‘postato’ su Facebook
Il video è stato pubblicato successivamente su vari profili Facebook, tra cui quello del deputato del M5S Alessandro Amitrano.
A commento del video, l’on. Amitrano ha detto che “la scuola di Acerra è stata distrutta da questi vandali che pensano di essere i numeri uno. Pene severe e più rispetto per le nostre scuole!”.
Il video è stato quindi ‘postato’ si diversi siti internet della stampa locale; per poi essere riversato anche su quella nazionale.
Immediatamente è stato denunciato alle forze dell’ordine, le quali si stanno occupando di risalire ai protagonisti.
Il sindaco: ci costituiremo parte civile
Nel frattempo, il sindaco di Acerra, Raffaele Lettieri, ha fatto sapere che il Comune non starà a guardare dinanzi ad un eventuale procedimento.
“Le immagini di violenza e devastazione dell’auditorium della scuola da parte di alcuni ragazzi, molto giovani, sono a dir poco disarmanti e difficili da commentare: ho già comunicato oggi alla dirigente scolastica – ha aggiunto – che il Comune di Acerra si costituirà parte civile in qualsiasi procedimento scaturisca dalla denuncia presentata e sono certo che le forze dell’ordine individueranno i responsabili di quei vili atti. Costringeremo le famiglie a ripagare i danni di quanto vigliaccamente compiuto”.
“È fallimento di tutti: Istituzioni, Scuola, Chiesa e Famiglie”
“Su questa vicenda – ha continuato Lettieri – sono d’obbligo delle riflessioni però: questi ragazzi hanno devastato con una violenza gratuita un bene pubblico, la scuola, magari anche l’istituto scolastico che hanno frequentato, ed è già un gravissimo atto. Senza pensare a nessuna conseguenza della violenza compiuta hanno anche postato le immagini sui social, amplificando la portata del reato commesso senza badare neanche minimamente alle possibili conseguenze. Mi sembra chiaro che da questa brutta storia emerga chiaro il fallimento di tutti: Istituzioni, Scuola, Chiesa e Famiglie”.
Secondo il sindaco di Acerra, “allo sdegno di oggi, seguirà domani la reazione della parte sana”. Tuttavia, ha concluso, “tutti noi dovremo ripensare il nostro modo di dialogare con questi giovani. Con queste parole chiedo a tutti di lanciare il cuore oltre l’ostacolo”.