Una furia devastatrice, quasi la stessa del cantante Blanco Sanremo: questo è ciò che si è abbattuto in una scuola del Lazio, la secondaria don Lorenzo Milani, a Guidonia Montecelio. Qui, fra il 23 e il 30 novembre scorsi, come riporta RomaToday, un gruppetto di ragazzini ha fatto razzie.
I ragazzi hanno spaccato porte, lavagne e imbrattato banchi, sedie ed arredi scolastici con del gel disinfettante, causando danni per diverse migliaia di euro. Si tratta di otto minorenni, sei maschi e due femmine, alunni della scuola, che si sono introdotti di notte, per ben tre volte, nei locali dell’istituto.
Quali i motivi dei ripetuti raid vandalici? Si pensa a, banalmente, noia o addirittura ad una vendetta in seguito ad un brutto voto assegnato. I fatti sono stati denunciati dalla dirigente scolastica.
Il sistema di videosorveglianza e un attento lavoro di riscontro effettuato dai militari dell’arma della caserma di largo Centroni ha consentito di ricostruire i volti degli otto autori, associando un nome e cognome per ciascuno e sul loro conto è stata inviata una informativa di reato alla procura della Repubblica presso il tribunale per i minorenni di Roma, gravemente indiziati dei reati di danneggiamento aggravato e invasione di edifici.
Ma davvero un brutto voto può essere preso così male tanto da danneggiare un bene comune ripetutamente con una tale furia? Cosa sarà scattato nella mente degli alunni? Questo episodio prova che hanno ragione coloro che credono sia meglio abolire i brutti voti?
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