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Vannacci: chi ha tratti somatici del Centrafrica non rappresenta gli italiani. A scuola è il 20% degli alunni. Forza Italia: vada a casa

L’italiano medio non ha i tratti somatici di un africano: sostenerlo è Roberto Vannacci, neo eurodeputato dopo aver riscosso mezzo milione di voti alle elezioni di inizio giugno, riferendosi alle polemiche sollevate dalle parole dello stesso eurodeputato della Lega anche pronunciate a seguito dell’oro olimpico vinto a Parigi dalla nazionale di volley femminile guidata dal coach Julio Velasco e trainata da super atlete di colore.

“Di che cosa ho parlato di così strano nelle ultime ore? Sempre di tratti somatici” e “ho ribadito quello che avevo scritto nel libro: ovvero che una persona, per non fare i soliti nomi perchè è una cosa generalizzata, che ha i tratti somatici tipici del Centrafrica non rappresenta la stragrande maggioranza degli italiani, che invece sono di pelle bianca e hanno i tratti somatici tipicamente caucasici”.

A un mese esatto dal suo primo giorno di “scuola” Strasburgo, dove il 16 luglio si sono insediati i nuovi eletti del Parlamento europeo, Vannacci continua quindi ad affrontare temi e contenuti analoghi a quelli portati avanti in campagna elettorale o che ha riportato nei suoi discussi libri: nessun cenno ha invece sinora fatto sull’attività legislativa europea legata alla scuola, in particolare sul reclutamento, quindi sui concorsi, sul precariato, sulle risorse da assegnare all’Istruzione. E anche sull’integrazione nelle classi.

Perché oramai, anche questo è un dato di fatto inequivocabile, nelle scuole europee è altissima la presenza di alunni e studenti con tratti somatici distanti dalla media: gli ultimi dati ministeriali, riportati dalla Tecnica della Scuola, ci dicono che gli stranieri nelle scuole italiane sono 914.860, con un incremento di ben 42.500 unità (+4,9%) rispetto all’anno precedente. Praticamente, in ogni classe italiana sono iscritti tre allievi non italiani.

Se andassimo a verificare proprio i tratti somatici, inoltre, scopriremmo che vi sono altre centinaia di migliaia di giovani con un genitore italiano e uno straniero: anche in questo caso, seguendo il ragionamento del parlamentare leghista, non rispecchierebbero la casistica fisica nazionale dei cittadini del Belpaese.

La presenza di alunni e studenti lontani dalla media, quindi, risulta decisamente alta: probabilmente vicina al 20%. Tanto che vi sono diverse classi di istituti superiori, soprattutto collocati in città del Centro-Nord, dove gli italiani, sempre se si guarda non alla mera nazionalità ma ai soli tratti somatici, per dirla alla Vannacci, risultano addirittura in palese minoranza.

Non solo: questi bambini e ragazzi parlano quasi sempre in dialetto e la maggior parte sono integrati al 100%. Fanno anche sport, pure ad alti livelli. E ci fanno vincere le Olimpiadi.

Sui social e tra gli addetti ai lavori si sostiene, senza giri di parole, che chi rappresenta l’Italia in Europarlamento dovrebbe avere chiaro tutto questo. E legiferare perchè l’integrazione sia agevolata, non messa in dubbio.

Da qualche giorno, a prendere le distanze dall’eurodeputato Vannacci è anche Forza Italia, partito della maggioranza di Governo.

“Vannacci se tiene al nostro Paese non trasformi il suo mandato da europarlamentare in uno show”, ha detto il capogruppo di Forza Italia al Parlamento europeo, Fulvio Martusciello. “Con due legislature alle spalle, mi permetto di dare un consiglio a chi è appena stato eletto al Pe. Vannacci parli di Europa e si occupi dell’Europa. Faccia come tutti i colleghi anche di altri Paesi. Se parliamo di altro – ha concluso il capogruppo degli azzurri a Bruxelles – facciamo perdere di credibilità all’Italia”.

Esemplari le parole di Maurizio Gasparri, capogruppo di Forza Italia al Senato. “Io sono un militante politico, ho cominciato da ragazzo, ho fatto tutta una trafila: la politica è aperta a tutti, chiunque si può candidare, può fondare partiti. Però sono un po’ contro l’improvvisazione, a destra, al centro, o a sinistra. Nel caso di Vannacci, che ha preso voti dicendo cose condivise in tutti i bar e in tutti gli autobus, un po’ di demagogia è facile seminarla, e forse tutti siamo incorsi in questo peccato. Dopodiché, uno che finge di perdere l’equilibrio nella metropolitana per toccare uno e vedere com’è la sua pelle, a me pare uno che ha qualche problema. Va mandato a casa uno che dice queste cose“, ha concluso Gasparri.

Inevitabili le reazioni vibranti anche anche da Sinistra: “Il paese è cambiato e lo vediamo nelle scuole e nel lavoro – dice Chiara Gribaudo, vicepresidente nazionale del PD – , le parole di Vannacci sono imbarazzanti per non dire vergognose da uno che è stato generale dell’esercito e oggi è europarlamentare. Queste battute continuano ad alimentare l’odio che poi fa sì che ci siano quegli atti di vandalismo come nel caso del caso del murales di Paola Egonu. Mi aspetterei qualcosa di più da chi è stato eletto con i voti di una parte dei cittadini”.

Alessandro Giuliani

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