Il generale Roberto Vannacci continua a girare l’Italia per presentare il suo nuovo libro “Il Coraggio vince”. Ad ogni presentazione fioccano applausi, ma anche polemiche e contestazioni per le affermazioni dello stesso generale candidato indipendente della Lega alle europee dell’8 e 9 giugno. Gli ultimi due giorni sono stati particolarmente “frizzanti”: venerdì 10 maggio Vannacci – durante la trasmissione Mediaset ‘Quarta Repubblica’ – Vannacci ha detto che “le persone coi capelli rossi non sono normali” perché se “comparati a tutta la popolazione italiana, non rientrano nella normalità”. Una presa di posizione che più di qualcuno ha associato alla nota novella “Rosso malpelo” di Giovanni Verga.
“Ecco, questa mi mancava… nessuno me l’aveva spiegata così sta cosa sui miei capelli!”, ha scritto il ciclista Alessandro De Marchi, atleta dai capelli rossi che sta partecipando al Giro d’Italia 2024 con il team Jayco AlUla.
A commentare le parole di Vannacci è stato anche Enrico Malato, catanese del ‘Red Head Sicily’, il festival del Sud Italia dedicato all’“orgoglio rosso”, la cui prossima edizione si svolgerà il 18 e 19 maggio a Mascali, alle pendici dell’Etna: “Lei a noi rossi ci ha resi, ancora una volta, speciali – ha detto Malato – , così dicendo il militare ha implicitamente enfatizzato la bellezza dell’essere non-normale, sia in termini statistici, perché rappresentiamolo lo 0,58% della popolazione italiana, sia per il mero significato in vocabolario”.
E ancora: “non ho mai amato lo stereotipo, ho sempre voluto essere speciale, distinguermi dagli altri, fare la differenza, esaltare la mia peculiarità, non essere né ordinario né regolare. E questo è un comune pensiero di tutti i rossi naturali”.
Quindi, tira in ballo il tennista Jannik Sinner: “Lui non è normale, il numero uno del tennis italiano non rappresenta statisticamente la media, credo che lui di questo ne vada orgoglioso”.
Il giorno dopo Vannacci ha parlato in Toscana, nella sala convegni di Stagno, nel livornese, trovando dei contestatori: “Il mondo al contrario, Vannacci a Livorno” è uno dei due striscioni polemici apparsi, con bandiera della Palestina.
Ad esporla sono stati una trentina di giovani del coordinamento Azione Livorno Antifascista dando luogo a una contestazione esterna alla sala.
All’interno, l’iniziativa si è svolta regolarmente: “È vero che non ho la tessera della Lega, ma la mia è una candidatura indipendente – ha sottolineato Vannacci – e non di facciata: se eletto, a Bruxelles ci andrò giorno dopo giorno, 24 ore su 24. Chi mi conosce sa che sono come la goccia che scava la pietra, non mi fermo mai”.
Anche il giorno prima le espressioni del generale avevano creato più di qualche malumore. A Cremona, ad esempio, il Comune gli ha negato la sala di Teatrodanza.
In provincia, a Robecco d’Oglio, era stato però accolto da un bagno di folla nella sala consiliare: qui ha definito “l’obbligo vaccinale una forzatura. Ci dissero che i vaccini avrebbero protetto chi ci stava intorno, ma la scienza lo ha smentito. Col senno di poi non avrei fatto quattro vaccini: ho fatto un atto di fede”.
Matteo Salvini, il leader leghista che ha imposto il generale nelle liste del Carroccio di tutta Italia, è tornato a difenderlo.
“Vannacci – ha detto Salvini – è un candidato indipendente nelle liste della Lega che parla di libertà, esprime le sue idee. Ho letto il suo libro, ne condivido una parte, non ne condivido un’altra. Secondo me rappresenta l’idea di tanti italiani, prenderà i voti di tanti italiani, ma è il bello della democrazia. Quello che non è democrazia è la censura, il bavaglio, quello che fanno contro Vannacci, contro di me contro Roccella” ha concluso il numero uno della Lega.
Matteo Salvini e Roberto Vannacci si ritroveranno lunedì pomeriggio, a Bari, per una delle tre grandi manifestazioni organizzate dal partito in vista delle elezioni europee (le altre si svolgeranno a Milano e Roma).
Nel frattempo, la Lega su Facebook ha pubblicato un messaggio con scritto “Forza Generale!”, commentando una notizia dell’annullamento in provincia di Brindisi della presentazione del libro di Vannacci.
Nel frattempo, i giudici della prima sezione bis del Tar del Lazio hanno deciso che il prossimo settembre entrerà nel merito il ricorso amministrativo con il quale il generale Vannacci ha contestato la sospensione della sanzione disciplinare dall’impiego per undici mesi inflitta nei suoi confronti a fine febbraio dal Ministero della Difesa, dopo un’inchiesta sulle affermazioni contenute nel suo primo libro “Il mondo al contrario”.
I giudici hanno ritenuto che “alla luce di quanto dedotto dalle parti, le esigenze rappresentate nel ricorso possano essere adeguatamente tutelate mediante la sollecita definizione del giudizio nel merito, sede appropriata nella quale affrontare le complesse questioni poste nel gravame”.
L’udienza pubblica è stata fissata per il 25 settembre 2024: quel giorno si svolgerà la trattazione di merito del ricorso prodotto dallo stesso generale.