Ci sono altri aggiornamenti relativi al generale Roberto Vannacci, autore del libro “Il Mondo al Contrario” che tanto sta facendo discutere da qualche mese.
Sospensione disciplinare dall’impiego per 11 mesi, “con conseguente uguale detrazione di anzianità e dimezzamento dello stipendio”. È la sanzione a lui applicata dal ministro della Difesa, Guido Crosetto, in esito al procedimento disciplinare di Stato avviato lo scorso 30 ottobre. Lo riporta Il Corriere della Sera.
Così l’avvocato dell’ufficiale: “La sanzione stigmatizza le circostanze della pubblicazione del libro ‘Il mondo al contrario’ che avrebbe asseritamente denotato “carenza del senso di responsabilità” e determinato una “lesione al principio di neutralità/terzietà della Forza Armata compromettendo il prestigio e la reputazione dell’Amministrazione di appartenenza e ingenerando possibili effetti emulativi dirompenti e divisivi nell’ambito della compagine militare”.
Contro il provvedimento, il legale ha annunciato “immediato ricorso al Tar Lazio”, con richiesta di sospensiva, rivelandone il contrasto con il diritto alla libera manifestazione del pensiero garantito a tutti i cittadini, compresi i militari.
Paola Egonu, la campionessa di pallavolo stella della Nazionale Azzurra, ha querelato il generale per diffamazione in merito ad alcune frasi rivolte proprio a lei contenute nel libro. Come riporta Ansa, il pubblico ministero ha optato per l’archiviazione, decisione impugnata dalla Egonu e adesso si attende la decisione del gup che dovrà decidere se procedere con l’archiviazione o se disporre il giudizio per il generale.
Vannacci, è notizia di ieri, è indagato per istigazione all’odio razziale. La sua iscrizione tra gli indagati è avvenuta dopo alcune denunce presentate nelle scorse settimane da associazioni impegnate nella tutela dei diritti civili e dal Sindacato dei militari. “Non abbiamo ancora gli atti, non abbiamo nulla: ancora una volta apprendiamo le notizie dalla stampa. L’unica istigazione fatta è quella alla riflessione e alla lettura e ai temi sociali e generali. Nessuna istigazione all’odio o volontà di indicare la supremazia di una razza rispetto ad altre”, questo quanto dichiara l’avvocato difensore del generale.
“Indagini che sono medaglie – afferma in una nota la Lega, come riporta Ansa -. Vecchi metodi del vecchio sistema. Avanti generale, avanti insieme, avanti Italia!”.
“Il mondo al contrario” qualche mese fa è stato scelto come testo da leggere in classe nelle ore di Educazione Civica. Questo quanto è stato deciso da una docente di lettere in un liceo scientifico della provincia di Brindisi.
“Aiuta a sviluppare il pensiero critico” è il commento della docente, riportato da La Repubblica. “Il libro consente di parlare di diversi campi, dalla famiglia alla patria, dall’ambiente all’energia, questi sono i capitoli del libro – precisa la professoressa – I ragazzi hanno la possibilità di confrontarsi con un libro dal quale possono prendere le distanze, perché per prendere le distanze da un libro bisogna leggerlo”.
Queste alcune delle dichiarazioni contenute nel libro che hanno scatenato una vera e propria pioggia di polemiche: “Cari omosessuali, normali non lo siete, fatevene una ragione” e “Anche se Paola Egonu è italiana di cittadinanza, è evidente che i suoi tratti somatici non rappresentano l’italianità”.
All’interno del libro c’è spazio anche per argomenti cari alla scuola. Come riporta Fanpage.it innanzittutto Vannacci se la prende con gli asili nido e i servizi all’infanzia: a suo avviso questi sono nati per colpa del rifiuto della figura di donna madre da parte di movimenti femministi.
Secondo il generale, inoltre, nelle scuole non si dovrebbe introdurre la carriera alias per gli alunni in transizione di genere. E, infine, ecco invece una proposta: secondo Vannacci prima di ogni ora di lezione bisognerebbe far salutare la bandiera italiana a tutti gli studenti.
Poco più di un mese fa abbiamo dato notizia della presentazione del controverso libro in un liceo di Afragola. Dopo che si è scatenato un polverone il dirigente scolastico dell’istituto ha fatto dietro front. “Ho deciso, per motivi contingenti, di declinarne l’opportunità, soprattutto perché, lo ha detto lo stesso Generale nella prefazione: ‘…questo libro è destinato ad un pubblico adulto e maturo..’. E noi abbiamo dodicenni/diciottenni”, questa la sintesi della sua riflessione, affidata ai social.
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