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Variante Delta. 2,5 mln di over 60 non vaccinati a rischio. Molti docenti

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I dati sulle vaccinazioni preoccupano il Comitato tecnico scientifico (CTS), come abbiamo riferito anche in un altro articolo. E anche l’ex coordinatore del CTS, Agostino Miozzo, mostra perplessità sull’andamento della campagna vaccinale, specie in relazione agli over 60 ancora indecisi, tra i quali emerge una quota numerosa di docenti: “Sappiamo che circa il 15% del personale scolastico, oltre 200mila persone, non ha ricevuto nemmeno una dose – spiega l’esperto -. I più anziani tra loro rischiano conseguenze serie in caso di focolai a scuola. È un problema che va affrontato subito. Credo in prospettiva si debba andare verso l’obbligo di vaccinazione per chi sta a contatto con gli studenti. Se hai la possibilità di vaccinarti e ti rifiuti, non puoi andare in classe”.

“Il nostro tallone d’Achille in questo momento è rappresentato dai 2,5 milioni di over 60 non vaccinati, ma anche da coloro che hanno fatto solo una dose, per questo dobbiamo accelerare con le seconde dosi”. Così Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione Gimbe, a L’Italia s’è desta, su Radio Cusano Campus.

Il presidente della Fondazione spiega come potrebbe evolversi la situazione man mano che la variante Delta del virus dovesse diventare sempre più preponderante. Dipenderà anche dalla capacità delle Regioni di coinvolgere gli indecisi. Se il numero di quei 2,5 milioni di over 60 dovesse ridursi, la variante potrebbe non fare troppi danni.

Afferma, infatti, Cartabellotta: “Con il diffondersi della variante Delta del Covid, aumenteranno i contagi ma non i decessi e i ricoveri. Si sta verificando quello che ci si immaginava, se una variante più contagiosa inizia a diffondersi ed è destinata a diventare predominante, è normale che i casi aumentino. Se le Regioni effettuano il tracciamento, fanno il sequenziamento e se si proteggono anziani e fragili con due dosi di vaccino noi vedremo un aumento dei contagi nelle prossime settimane, ma non di ricoveri e decessi“.

Intanto il report del Ministero della Salute, aggiornato al 5 luglio, ci informa di 53.601.939 somministrazioni, con 20.097.184 persone che hanno ultimato il ciclo vaccinale.