Il cantautore e docente Roberto Vecchioni, rivolgendosi alla platea del II congresso nazionale Uil Scuola per più di un’ora, ha parlato delle sue esperienze da insegnante, della sua visione della scuola e anche di quello che accade sui social.
Così Vecchioni: “Sui social ho letto cose inverosimili, cose che voi umani nemmeno vi immaginereste, delle c****e mai viste, anche dei miei campi, quelli umanistici, cose alle quali non è il caso nemmeno di rispondere. Un nuvolo stupefacente di insulti, perché il 70% di quello che scrivono sono insulti che vengono da frustrazioni interne, perché uno odia tanto sé stesso che deve sfogarsi per forza con gli altri. Questo succede, purtroppo, molto spesso sui social”.
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