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Vecchioni: la scuola concepita dalla Gelmini non ha alcun senso

Per voltare pagina è indispensabile che la scuola insegni a capire e rispettare l’altro. È questo il pensiero del cantautore Roberto Vecchioni, vincitore dell’ultimo Festival di Sanremo, espresso alla vigilia dell’intervento che terrà il 5 novembre sul palco di Piazza San Giovanni a Roma in occasione della manifestazione organizzata dal Partito Democratico.
Vecchioni desume che le difficoltà che incontrano i nostri giovani devono per forza di cose essere superate attraverso un loro ruolo attivo nella società: “oggi prima ancora di trovare le emozioni o le parole – sostiene il cantautore milanese, nonché docente liceale – per capire che cos`è la vita, bisogna viverla questa vita. Bisogna avere un lavoro che sia più o meno stabile, un rapporto con gli altri che non sia soltanto di sospetto, di paura, perché questo ci ha insegnato purtroppo il signor Berlusconi. Collaborare anziché guardarsi in cagnesco“.
C’è molta politica nelle parole di Vecchioni (“La ricostruzione ha certamente i suoi tempi e non sarà mai definitiva e questo è proprio un fatto esistenziale, quindi tentiamo di migliorarla“), ma anche una visione dell’istruzione pubblica che guarda anche al bene della società prima che al singolo. “Si deve stabilire una nuova etica della collettività già quando i ragazzi vanno alle elementari – ha sottolineato il cantautore -. Deve essere una materia fondamentale dell`insegnamento lo stare insieme, il capire le necessità degli altri“.

Ecco quindi la “stoccata” finale, condotta contro le politiche selettive e meritocratiche introdotte durante l’attuale legislatura dall’attuale ministro dell’Istruzione. “E` il fondamento che ci portiamo all’università e nel lavoro, un bagaglio di conoscenza degli altri, di quelli che sono i nostri vicini, anche quelli che sembrano più avversi a noi, o diversi. E` questa l`apertura necessaria, ecco perché la scuola come la concepisce la Gelmini non ha nessun senso, mentre la scuola – ha concluso Vecchioni – ha un senso di costruzione, deve portarti ad essere in armonia con gli altri“.

Alessandro Giuliani

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