Il “caso” del velo vietato in una scuola della provincia di Udine di cui ci siamo ampiamente occupati si sta trasformando in una questione politica.
Dopo la decisione di del dirigente vicario dell’Usr Friuli Venezia Giulia di bloccare di fatto la circolare del dirigente scolatico di Cervignano, il presponsabile istruzione della Lega Mario Pittoni dà fuoco alle polveri e ricorda innanzitutto che sulla materia “il preside del Malignani di Cervignano (Ud) Aldo Durì ha tutta l’autorità per emettere provvedimenti che fanno riferimento a una realtà di “frontiera”, vista la forte presenza di studenti di origine straniera”.
“Chi semmai dovrebbe fare un esame di coscienza – afferma Pittoni – è il dirigente vicario dell’Ufficio scolastico del Friuli Venezia Giulia Pietro Biasiol che, contro il preside di Cervignano, ha di fatto espresso quella che è la posizione del Pd, al quale è notoriamente legato”.
E così la questione non è più “velo si – velo no” ma tutta un’altra: “Dopo aver occupato tutti gli spazi istituzionali a Roma – accusa Pittoni – il Partito democratico tenta la stessa operazione in regione. Ma l’Ufficio scolastico non è cosa loro”.
Secondo Pittoni la decisione del dirigente dell’Usr è “Un vero e proprio atto politico confermato dal fatto che il dirigente regionale ha dichiarato “molto discutibile” la misura restrittiva di Durì contro l’ostentazione di simboli religiosi, prima di avere in mano il risultato della verifica che ha annunciato di aver avviato sulla liceità della scelta del preside di Cervignano”.
E poi un “messaggio” al Ministro e all’intero Governo: “Chiediamo quindi che il prossimo direttore scolastico regionale non sia espressione di un partito, onde evitare quanto recentemente capitato in Toscana, dove c’è stato l’intervento della Corte dei Conti, che si è rifiutata di registrare la nomina”.
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