Non si parla d’altro: durante un concerto a Barletta, in Puglia, il cantautore romano Antonello Venditti ha detto alcune frasi, dal palco, che a molti sono risultate davvero di pessimo gusto e offensive nei confronti di tutte le persone con disabilità.
In particolare, come riporta un video pubblicato da Fanpage, Venditti, mentre stava raccontando un aneddoto sul palco, ha udito qualcuno, dal pubblico, emettere suoni strani. Questo lo ha, evidentemente, infastidito molto, tanto da scimmiottarlo e insultarlo.
In seguito qualcuno dell’entourage ha detto all’orecchio a Venditti che si trattava di una persona con disabilità. Ed ecco la risposta del cantante: “Eh, ho capito, è un ragazzo speciale che però deve imparare l’educazione. Non esistono ragazzi speciali. L’educazione è una cosa…”.
Da qui una polemica che lo ha investito, tanto da spingerlo a diffondere un video di scuse: “Non sono un mostro – ha affermato Venditti – sta montando una polemica stupida per chi mi conosce. Ho sbagliato, ho sbagliato perché nel buio non mi sono accorto di questa ragazza. Pensavo fosse una contestazione politica alla quale sono abituato, quindi ho risposto in maniera molto violenta a questa ragazza della quale sono venuto a conoscenza. Il padre è fantastico, la famiglia è fantastica. Quindi mi devo scusare ma più delle scuse non posso fare, non me la sento”.
“Il mio concerto è molto complicato, io dico delle cose molto forti quindi reagisco a qualcosa che nel buio, tra cinquemila persone, uno non può rendersi conto. Ho fatto ammenda subito, ieri sera, dopo il concerto. I genitori hanno avuto i miei pass e tutto. Sono sconvolto, onestamente perché oltre gli attacchi politici che mi vengono da tutte le parti, arrivano anche attacchi che non mi merito. Tutti sanno quanto voglio bene ai ragazzi speciali, lo possono testimoniare tutti quelli che vengono ai miei concerti”, ha concluso.
Inutile dire che, al di là dell’errore del cantante, ciò che è accaduto consente di riflettere sull’inclusione delle persone con disabilità e sui disagi sociali che queste vivono: spesso, infatti, vengono trattate in malo modo, accusate di disturbare.
Qualche mese fa abbiamo parlato del caso del bambino autistico allontanato dalla dirigente scolastica nel corso di un incontro sul bullismo dopo che ha emesso alcuni suoni che quanto pare hanno dato fastidio. A parlare del tema è stata la conduttrice Eleonora Daniele, il cui fratello Luigi, morto qualche anno fa, era autistico.
La padrona di casa del programma “Storie Italiane“, in onda su Rai1, di fronte a questa storia si è lasciata andare alle lacrime, come riporta Il Sussidiario. “Anche mio fratello emetteva questi suoni, a volte di gioia e di rabbia, ma sono espressioni di un’anima e di una persona, i disabili sono delle persone che hanno il diritto di vivere la propria disabilità. In un evento in cui tu racconti che il bullismo è una cosa brutta, cacci un ragazzino in quella maniera… io francamente un esame di coscienza me lo farei”, ha detto.
La conduttrice ha raccontato un aneddoto: “Questa maestra meravigliosa aiutava mio fratello e io da sorella di un disabile mi sentivo accolta in quella comunità e ciò è importante non solo per il disabile ma per tutti. Se tu non cacci il bimbo autistico anche gli altri non lo cacceranno, questo significa insegnare contro il bullismo”
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