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Venditti insulta donna con disabilità, poi le telefona per scusarsi. Il padre: “Scuse accettate, per noi la questione è chiusa”

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La polemica è servita, non si parla d’altro: com’è noto il cantautore romano Antonello Venditti è stato criticato per aver prima scimmiottato e poi insultato una persona con disabilità presente ad un suo concerto. In seguito l’autore di “Notte prima degli esami” si è scusato dicendo di non aver capito che si trattasse di una “persona speciale”, pensando fosse una contestazione politica.

La reazione del padre della donna con disabilità

Inutile dire che le sue parole pronunciate sul palco, “Eh, ho capito, è un ragazzo speciale che però deve imparare l’educazione. Non esistono ragazzi speciali. L’educazione è una cosa…”, hanno fatto storcere il naso a molti.

Come riporta Il Corriere della Sera, Venditti ha fatto le sue doverose scuse anche, direttamente, ai genitori della persona con disabilità, telefonicamente. “Per noi la questione è chiusa. Venditti si è scusato e noi abbiamo accettato le scuse” taglia corto il padre della donna offesa. “Conta che abbia ammesso il suo errore e siamo stati contenti della sua telefonata”, aggiunge. “Non ci aspettavamo nulla di ciò che è successo, soprattutto da un uomo di spettacolo. Siamo rimasti senza parole ma siamo stati confortati dalle altre persone che ci hanno dato coraggio e si sono complimentati con noi per il garbo con il quale abbiamo affrontato questa esperienza” racconta ancora il papà, che poi fa notare: “Avrebbe potuto rimediare subito, scusandosi dal palco, magari semplicemente dedicando una canzone. Ma per noi va bene così”.

“Abbiamo capito che si era trattato di una incomprensione, magari ingigantita dai social. Ha aggiunto che si farà perdonare”, ha aggiunto il padre.

La donna ha una tetraparesi spastica, forma di paralisi che coinvolge contemporaneamente la muscolatura volontaria di tutti e quattro gli arti, da quando ha tre mesi. “Io sono dell’idea che quando una persona si accorge di aver sbagliato è giusto accettare le sue scuse. Io e mia moglie lo abbiamo accettate. Alcune persone ci avevano avvisato di quanto stava accadendo, noi stavamo badando a Cinzia. Devo dire la verità, l’amarezza c’è stata nel momento in cui lo steward si è avvicinato per spiegargli la situazione e lui ha replicato come ha fatto”, ha continuato.

“Lui non ha capito cosa intendeva lo steward parlando di ragazzo speciale. Ma per me non è una ragazza speciale, è mia figlia e non potrei amarla di più. Io non ho rancore, tutti sbagliamo sulla Terra. Per il suo stato di salute mia figlia non coglie sempre tutto quello che accade, inoltre per la distanza dal palco non ha capito molto di quanto è successo. Noi qualcosa gliel’abbiamo spiegato dopo, quando lo staff di Venditti è venuto a chiedere scusa per voce della moglie. Noi abbiamo detto che accettavamo le scuse ma le avremmo preferite dal palco. A fine spettacolo tanti presenti nel pubblico sono venuti a salutarci e ringraziarci, spiegandoci che eravamo stati dei signori e che siamo una famiglia speciale”, ha concluso.

“L’unica cosa sana che hai detto è che di speciale non c’è nessuno”

I genitori di un bambino con una malattia neurodegenerativa gli hanno risposto con un videomessaggio: “Caro Antonello, l’unica cosa sana che hai detto è che di speciale non c’è nessuno. Questo lo diciamo sempre: la retorica è fuffa colorata. Ma ti sei dimostrato lo specchio di quella società che non si vuole rendere conto delle diversità. Chissà se stai pensando per solo un momento come possa essersi sentita quella persona. E migliaia di persone in Italia, su cui viene puntato il dito ogni giorno. Magari quella persona a modo suo voleva dire ‘Grande Antonello'”, hanno detto.


Nico Acampora (PizzAut): “Le scuse mi paiono sincere”

Nico Acampora, fondatore di PizzAut, padre di un ragazzo con autismo, ha commentato così a La Repubblica: “L’insulto è stato grave a prescindere, quando poi gli hanno detto che non era un hater ma una disabile non sapeva come uscirne e ha peggiorato parlando di educazione. Per fortuna alla fine ha chiesto scusa”.

Ecco come a suo avviso il cantante avrebbe dovuto reagire: “Scusandosi e invitando tutti a un applauso quando gli hanno detto che era una disabile che stava con ogni probabilità esprimendo la propria gioia per lo spettacolo. Di certo non parlando di educazione”.

“Per molte persone chi ha certe situazioni non può fare vita pubblica, va tenuto nascosto. Perché reagiamo con ignoranza e superficialità: il mondo è attento alla neurotipicità e non alla neurodiversità. La ragazza stava solo esprimendo se stessa. Ma le scuse di Venditti, che mi paiono sincere, chiudono la questione. Spedirò un PizzAutobus fuori dai concerti di Venditti”, ha concluso.