Esattamente un anno fa, all’alba del 24 febbraio 2022 la battaglia di Hostomel diede il via alla guerra in Ucraina.
Vladimir Putin, l’invasore, chiamandola “operazione speciale”, pensava a una Blitzkrieg, una guerra lampa che in poche settimane avrebbe portato alla resa della nazione che la Russia stava invadendo.
Ma non è stato così. Dopo 365 giorni di scontri, di eccidi, di fosse comuni, di pulizia etnica, continua una “guerra di terra” simile a quella combattuta durante il primo conflitto mondiale. E nulla toglie che la guerra possa durare ancora a lungo.
Se per un verso il “Popolo della pace” manifesta un po’ in tutta Europa, non bisogna affatto dimenticare tutti quei bambini ucraini rimasti senza genitori, perché uccisi nel corso di feroci bombardamenti, e pure senza istruzione, per la distruzione di edifici scolastici, tanto che molti di essi sono stati accolti nelle nostre scuole.
Intanto ieri si è svolta una straordinaria “Marcia della Pace” da Perugia ad Assisi. Lo slogan comune è stato: di fronte ad una palese e illegale violazione della sovranità di uno Stato nessuna giustificazione è accettabile.
Inoltre, sempre in occasione della ricorrenza del primo anniversario dell’invasione dell’Ucraina, oggi, venerdì 24 febbraio, la facciata di Palazzo Montecitorio viene illuminata con i colori della bandiera dell’Ucraina, dalle ore 18 alle 1 del giorno successivo.
Contestualmente la Camera dei deputati aderisce all’iniziativa promossa dalla onlus “Aiuto alla Chiesa che Soffre”, pertanto, viene spenta l’illuminazione delle due facciate di Palazzo Montecitorio – la principale e quella di Piazza del Parlamento – nella serata di venerdì 24 febbraio, dalle ore 20 alle ore 1 del giorno successivo.
E ancora: alle ore 17, nell’Aula di Montecitorio, si svolge l’evento “Elegia per la pace”.
La manifestazione si apre con l’esecuzione dell’Inno nazionale italiano e si conclude con quella dell’Inno europeo. Saluto introduttivo del Presidente della Camera, Lorenzo Fontana. Presenta Monica Giandotti. Musiche eseguite dal Quartetto d’archi della European union youth orchestra (Euyo). Letture di Giorgio Borghetti e Giuseppe Fiorello.
L’evento viene trasmesso in diretta su Rai 2 a cura di Rai Parlamento, anche con la traduzione nella lingua dei segni e sulla webtv e sul canale satellitare della Camera.
Anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, ha voluto ricordare il triste anniversario dell’invasione dell’Ucraina con un video messaggio di cui riportiamo il testo integrale:
Un anno fa la Federazione Russa ha scioccato il mondo invadendo l’Ucraina.
La Russia aveva già compiuto in passato aggressioni nei confronti dei propri vicini, non aveva mai spento le rivendicazioni su quelli che chiama i suoi confini storici, ma nessuno avrebbe potuto immaginare un atto così grave. Ci eravamo illusi.
L’obiettivo di Putin era far capitolare l’Ucraina per poi rivolgere le sue mire espansionistiche agli altri Stati confinanti, non solo europei.
Quel piano è fallito. Mosca ha dovuto fare i conti con l’eroica reazione di un popolo disposto a tutto per difendere la propria libertà e con una cosa più forte dei missili e carri armati: l’amore per la propria Patria.
Il popolo ucraino sta pagando un prezzo molto alto per questo. A Bucha e Irpin l’ho visto con i miei occhi e non lo dimenticherò.
L’Ucraina non è e non sarà sola, perché sta difendendo anche i valori di libertà e democrazia su cui nasce l’identità europea e le fondamenta stesse del diritto internazionale, senza il quale varrebbe solo la forza militare e ogni Stato del mondo rischierebbe di essere invaso dal proprio vicino.
Non possiamo consentirlo ed è nostro dovere lavorare per arrivare ad una “pace giusta”. Il mondo libero è debitore nei confronti delle donne e degli uomini ucraini.
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