Quest’anno sulla “carta” in alcune scuole le attività didattiche di venerdì 7 gennaio potrebbero essere a rischio: solo alcune regioni (Campania, Molise, Puglia e Valle d’Aosta) hanno infatti provveduto ad inglobare il primo venerdì del prossimo nuovo anno nelle festività natalizie, facendo slittare il rientro in classe di alunni e docenti direttamente a lunedì 10 gennaio. Diverse scuole hanno provveduto, allora, in autonomia a sospendere le lezioni quel giorno, anticipando l’avvio dell’anno scolastico rispetto alla data indicata dalle Regioni. Chi non lo ha fatto, invece, e non sono poche, rischia di avere quel giorno più di un problema.
I dirigenti scolastici di diversi istituti scolastici, infatti, stanno ricevendo dal personale (docenti ma anche Ata) un numero considerevole di domande di permesso e di ferie, decisamente superiore alla media. Questo, perché tanti lavoratori, ad iniziare da quelli con residenza lontana dalla scuola di servizio. hanno l’esigenza di allungare le feste natalizie.
Ma già si prevede che non tutte le domande di permesso potranno essere accolte: i presidi saranno infatti costretti ad applicare la normativa prevista dal regolamento approvato nel loro istituto, il quale stabilisce l’impossibilità all’accettazione totale delle domande laddove, come in questo caso, giungano in numero esagerato.
In caso contrario, infatti, si metterebbe a repentaglio l’attività didattica ordinaria, con la scuola che potrebbe addirittura essere additata di sospensione ingiustificata del servizio pubblico.
Venerdì 7 gennaio, quindi, si vedranno quasi certamente concessa la domanda di esonero dal servizio tutti coloro che si avvalgono dei benefici previsti dalla Legge 104 del 1992, chi chiederà un giorno di permesso per motivi familiari o personali particolarmente importanti (come può essere quello di accompagnare un parente stretto in condizioni di non autosufficienza a svolgere una visita medica o di avere fissato un appuntamento medico per sé stessi). Potrebbe avere il via libera anche chi non ha chiesto altri giorni di permesso o di ferie in passato.
Per molti altri docenti, ma anche dipendenti inquadrati come amministrativi, tecnici e ausiliari, invece, potrebbe arrivare un rifiuto. Con rientro “forzato” proprio venerdì 7 gennaio.
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