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A casa contro la cultura gender

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«Venerdì 4 dicembre non mandate i figli a scuola per protesta contro la cultura gender».

I genitori dell’associazione pro-family Generazione Famiglia hanno proclamato lo sciopero “bianco”, condiviso da ProVita onlus, Giuristi per la vita e Voglio la Mamma, anche a Pordenone.

Lo scrive Il Messaggero Veneto. Due le iniziative in atto: disertare per un giorno la scuola contro l’ideologia gender e una pioggia di raccomandate ed e-mail spedite al ministro dell’Istruzione Stefania Giannini. Il sindacato Flc-gil ha aperto però un osservatorio: «Siamo pronti a monitorare le assenze per una protesta che non condividiamo. Nelle scuole si insegna la cultura dell’accoglienza e basta. Potrebbero esserci casi di sciopero nell’istituto comprensivo di Cordenons, forse a Sacile».

La proposta delle famiglie no-gender è chiara. Quella del 4 dicembre vuole essere una simbolica “Giornata per il diritto di priorità educativa della famiglia”. Le famiglie sono invitate a spedire al ministero dell’Istruzione una lettera e ad astenersi dal mandare i propri figli a scuola. Lo scopo è di sensibilizzare ulteriormente il ministro Giannini circa la non opportunità dell’ingresso nelle scuole di corsi e progetti sulla sessualità e sull’affettività fondati sull’ideologia gender.

Il popolo delle famiglie tradizionaliste si è schierato

sul fronte dei diritti naturali: i comitati genitori preoccupati, anche a Sacile e Cordenons, si sono opposti ai progetti gender da mesi. Ora questa iniziativa che, sottolineano i maligni, cade proprio alla vigilia del ponte dell’Immacolata.