In fermento gli studenti, pronti lanciare cortei con lo slogan “No Meloni Day” per venerdì prossimo in tutta Italia, e per scaldare i motori un gruppo di ragazzi ha inscenato un blitz di fronte alla sede di Assolombarda, motivando così l’azione: “Abbiamo deciso di fermare i lavori dentro a Confindustria perché è il luogo simbolo dello sfruttamento e degli interessi condivisi tra governo e ricchi”.
E per sottolineare la loro idea, riporta Ansa, davanti all’ingresso hanno mostrato striscioni con scritte: “Vi arricchite sulle spalle di un nuovo milione di poveri”, oppure: “Parlate di sicurezza e continuiamo a morire a scuola”.
E in un comunicato hanno pure sottolineato: “Se fossero davvero interessati alla nostra sicurezza, allora abolirebbero l’alternanza scuola-lavoro, responsabile della morte di tre studenti in meno di un anno e dello sfruttamento gratuito di tutti noi; aumenterebbero i soldi pubblici destinati all’edilizia scolastica, visto che al momento le scuole ci crollano addosso. Se fossero davvero interessati alla sicurezza allora costruirebbero delle reti reali di solidarietà e sostegno per migranti e poveri. Se fossero davvero interessati alla sicurezza allora avrebbero già pronto un piano di transizione ecologica che possa salvarci dal collasso climatico”.
“I legami tra la Meloni e Confindustria non ci stupiscono perché sono l’effetto di una linea politica che già apparteneva ai governi precedenti. Chi è al potere continuerà ad agire per conto di chi devasta il nostro pianeta con la guerra e il cambiamento climatico, e il restante 99% verrà lasciato indietro. Siamo la generazione meticcia e queer e ci riprendiamo il presente per costruirci un futuro. Lo facciamo oggi e lo faremo venerdì alle 9:30 in Largo Cairoli per il No Meloni Day”.
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