Si tratta degli onorevoli Nino De Gaetano e Carlo Guccione, quest’ultimo vice presidente della commissione speciale di vigilanza del Consiglio Regionale della Calabria, che si sono detti molto preoccupati per l’atteggiamento irresponsabile, volto a non garantire i cogenti criteri di trasparenza nelle scelte operative del direttore generale dell’Usr Calabria. Nello specifico, i due politici calabresi, puntano la loro attenzione sulla vicenda poco limpida, nella forma e nel contenuto, riguardante l’istituzione di un “Comitato regionale per il Coordinamento funzionale del Sistema Nazionale di Valutazione” che, giustamente e con senso di responsabilità istituzionale, le sigle sindacali contestano nel metodo e nel merito.
Di fronte agli enormi problemi della Scuola calabrese di ogni ordine e grado, occorrerebbe maggiore attenzione alle istanze e al ruolo che le organizzazioni di categoria rivestono soprattutto in un momento delicato come questo. La situazione del mondo della scuola in Calabria, non è così rosea, da potere sopportare comportamenti, che a dire dei sindacati, hanno una vocazione autoritaria e una deriva dispotica da parte di chi, invece dovrebbe garantire, trasparenza e certezza delle norme. Se i sindacati sono giunti ad una decisione così drastica come quella di interrompere le relazioni con l’Usr, ciò sta a significare che la misura è davvero colma e quindi secondo i due rappresentanti del partito democratico, è auspicabile o addirittura inevitabile che gli organismi di livello superiore intervengano su questo, come su tanti altri problemi già sollevati in precedenza fra cui, ad esempio, quello riguardante il contingente del sostegno in Calabria.
In buona sostanza sia De Gaetano che Guccione condividono e sostengono l’iniziativa delle sigle sindacali di interessare il Ministero dell’Istruzione e di porre l’attenzione sul caso Calabria presso un tavolo nazionale, interessando le segreterie nazionali di riferimento. Gli stessi esponenti del PD calabresi chiederanno immediatamente un incontro con il Ministro dell’Istruzione Maria Chiara Carrozza per discutere nel merito della questione.
Questa grave situazione esplosa in questi ultimi giorni, ha coinvolto anche diversi dirigenti scolastici che sono corsi in sostegno del loro direttore generale, ma invece molti altri, con spirito libero e autonomia di pensiero, hanno preferito restare fuori da queste beghe di potere. L’aria che tira sull’Usr Calabria è quella di vento di bufera, ma restiamo in attesa di comprendere quale piega prenderà la vicenda e se ci sarà un intervento personale del ministro Maria Chiara Carrozza.