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“Verba manent”, la vita del matematico Ennio de Giorgi in scena al Teatro Verdi di Pisa

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Lunedì 4 settembre alle 21:00 al teatro Verdi di Pisa (ingresso libero su prenotazione) andrà in scena “Verba Manent: Canto per Ennio De Giorgi”, in occasione del XXII Congresso dell’Unione Matematica Italiana (dal 4 al 9 settembre presso la Scuola Normale Superiore e l’Università di Pisa). Lo spettacolo teatrale che racconta la vita di Ennio De Giorgi, tra i maggiori matematici italiani di sempre è ispirato al al libro “Uno spirito puro. Ennio De Giorgi, genio della matematica”, del giornalista e scrittore Andrea Parlangeli
Lo spettacolo sarà seguito da una conversazione di Andrea Parlangeli con Lorenza Foschini (autrice tra l’altro di “Attrito della vita. Indagine su Renato Caccioppoli matematico napoletano”, 2022) sulle “difficoltà di scrivere la biografia di un matematico”.

Ennio De Giorgi: il suo apporto alla matematica mondiale

Divenne noto nel mondo scientifico quando, nel 1957 – si legge su Wikipedia – risolse il 19º problema di Hilbert, alla cui soluzione si erano dedicati per oltre mezzo secolo numerosi studiosi di matematica.

Nel 1958 fu vincitore di una cattedra di analisi matematica presso l’Università degli Studi di Messina, ma l’anno successivo fu chiamato, per volere di Alessandro Faedo, a insegnare presso la Scuola Normale Superiore di Pisa, ove restò per tutta la vita. Nel 1960 fu invitato da Robert Oppenheimer all’Institute for Advanced Study di Princeton, ma De Giorgi declinò l’invito.

Con la sua opera scientifica, dalle ricerche sulle equazioni alle derivate parziali, al calcolo delle variazioni, alla teoria geometrica della misura, fino agli ultimi studi di logica e fondamenti della scienza, aprì prospettive prima inimmaginabili alla matematica mondiale.

Ricevette numerosi e prestigiosi premi e riconoscimenti tra i quali, nel 1960 il Premio Caccioppoli dell’Unione Matematica Italiana, nel 1973, il Premio Presidente della Repubblica dall’Accademia dei Lincei e, nel 1990, a Tel Aviv, il Premio Wolf, assegnato dalla Fondazione Wolf a scienziati e artisti.