Non sembra placarsi l’emergenza mense scolastiche da incubo. Dopo le denunce dei giorni scorsi, arriva la segnalazione di vermi nel cibo da parte di una madre di un’alunna della scuola primaria Duca D’Aosta di Torino, denunciando su Facebook “gravi problemi di igiene nella mensa scolastica”.
In particolare, come scrive la donna, del caso – “vermi e capelli nel cibo, piselli crudi” – è a conoscenza la direzione scolastica, che ha chiesto al Comune un “intervento urgente”, ma dal sopralluogo effettuato presso la ditta che si occupa dei pasti sarebbero emersi soltanto problemi organizzativi e non igienico-sanitari, riporta anche l’Ansa.
La donna ribatte: “vermi nei piatti un problema organizzativo? Una cosa del genere è inaccettabile”, che aggiunge: “Ora si spiegano i problemi intestinali dei bambini…”, concludendo “sulla salute dei bambini non si scherza, non si rinvia, non si tace”.
Nel frattempo la preside dell’istituto, Serenella Cuiuli, ha chiesto un controllo ispettivo e ha fissato un incontro con i genitori per l’8 gennaio. Saranno presenti anche l’assessore comunale all’Istruzione, Federica Patti, e il presidente della Circoscrizione 4, Claudio Cerrato.
Una situazione disastrosa
Il quadro in merito alle mense è decisamente allarmante dopo i primi risultati del monitoraggio di controllo condotto dai carabinieri del Nas dall’inizio dell’anno scolastico: una mensa scolastica su 3 presenta delle irregolarità e su 224 mense ispezionate sul territorio nazionale 7 sono state chiuse per la grave situazione igienico-strutturale rilevata.
“Oggi chi lavora nel settore delle mense sa benissimo che vi sono regole chiare da seguire e tutti i mezzi possibili per garantire tracciabilità, igiene e correttezza di conservazione degli alimenti” – aveva dichiarato il ministro della Salute Giulia Grillo -. “Per questo non possiamo permettere il menefreghismo di chi stipula contratti ben precisi e poi fa il furbo o peggio. A maggior ragione quando è in gioco la salute dei più piccoli e vulnerabili: i bambini”- aggiunge.
Sulla vicenda è intervenuto anche il ministro dell’Istruzione Marco Bussetti: “I nostri ragazzi devono poter frequentare scuole sicure e mangiare sano nelle mense che frequentano tutti i giorni. Non ci sono giustificazioni per quanto riscontrato dai Nas. Seguiremo insieme alla Ministra Grillo, con attenzione, l’evolversi dei controlli”.
Per Bussetti si tratta di una situazione “intollerabile” quella che porta a “mettere a repentaglio la salute e il benessere dei nostri bimbi. Chi ha sbagliato non deve rimanere impunito. E occorre lavorare con i Comuni, che sono i gestori del servizio, per un generale miglioramento delle mense”.
Il rapporto dei Nas
Il Comando per la Tutela della Salute Nas, d’intesa con il ministero della Salute, ha avviato fin dall’inizio dell’attuale anno scolastico un monitoraggio di controllo, tuttora in corso, sui servizi di ristorazione nelle scuole di ogni ordine e livello. L’obiettivo è accertare le condizioni d’igiene e strutturali dei locali, la rispondenza dei menù ai capitolati d’appalto, la corretta gestione e preparazione degli alimenti, anche in relazione alle esigenze nutrizionali dei ragazzi.
Ad oggi, sono state ispezionate 224 mense presenti negli istituti scolastici del territorio nazionale, delle quali 81 hanno evidenziato irregolarità, tra queste 7 presentavano una grave situazione igienico-strutturale e ne è stata disposta la sospensione del servizio.
Alle 81 irregolari sono state contestate 14 violazioni penali, 95 infrazioni amministrative alle normative nazionali e comunitarie con il deferimento di 15 persone alle competenti Autorità Giudiziarie oltre alla segnalazione di 67 soggetti alle Autorità Amministrative.
Sono stati inoltre individuati e sottoposti a sequestro oltre 2 tonnellate di derrate alimentari (prodotti ittici, carni, formaggi, frutta, verdura, olio, pane) poiché prive di indicazioni di tracciabilità e provenienza dei prodotti, detenute in ambienti e condizioni inadeguati nonché scadute di validità.