A Palazzo Chigi si è tenuto l’incontro tra governo e sindacati sul taglio del cuneo fiscale. Presenti il premier Giuseppe Conte, il ministro dell’Economia Roberto Gualtieri e la viceministra Laura Castelli, la ministra del lavoro Nunzia Catalfo, ed i segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, Maurizio Landini, Annamaria Furlan e Carmelo Barbagallo.
Gli 80 euro del bonus Renzi diventano 100, quota che va a calare per gli altri redditi fino a 40mila euro. Lo schema, che partirebbe da luglio, prevederebbe 100 euro per i redditi fino ai 28 mila euro lordi, 80 euro fino ai 35 mila e 40 euro dai 35 mila ai 40 mila.
La nuova platea di beneficiari del taglio del cuneo fiscale sarà di 4,3 milioni di lavoratori. I percettori dell’attuale bonus 80 euro sono 11,7 milioni (per loro il bonus salirà a 100 euro).
I nuovi beneficiari dal primo luglio 2020 sono 4,3 milioni di lavoratori, di cui: 750 mila con i redditi più bassi, da 26.600 euro a 28 mila; 2,6 milioni con redditi tra 28 mila euro e 35 mila; 950 mila con redditi tra 35 mila euro annui e 40 mila euro. Nel totale, dunque, si tratta di 16 milioni di lavoratori che riceveranno benefici dalla riduzione del cuneo fiscale.
Il beneficio arriva a 1.200 euro l’anno per un livello di reddito da 8.200 euro fino a 28 mila; da 29 mila euro è di 1.166 euro l’anno; da 30 mila 1.131 euro l’anno; da 31 mila euro di reddito 1.097 euro l’anno; da 32 mila è di 1.063 euro l’anno; da 33 mila euro di reddito è di 1.029 euro; da 34 mila euro è di 994 euro annui; da 35 mila euro è di 960 euro; per 36 mila euro di reddito è di 768 euro annui; 37 mila euro di reddito è di 576 euro annui; per 38 mila euro di reddito è di 384 euro annui; per 39 mila euro di reddito è di 192 euro e infine per 40 mila euro di reddito il beneficio è pari a zero.
Sindacati soddisfatti dopo l’incontro con il Governo tenutosi a Palazzo Chigi.
Per il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini “è una giornata importante perché dopo tanti anni c’è un provvedimento che aumenta il salario netto di una parte dei lavoratori dipendenti. Stiamo parlando di 15-16 milioni di persone che vedranno aumentare il netto in busta paga. E’ un primo risultato – ha precisato – perché naturalmente nessuno diventa ricco per effetto di questa situazione”.
Anche per la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan concorda che sul taglio del cuneo è stato fatto “un primo passo importante”, ma resta comunque da sciogliere il nodo degli incapienti. “Non è una risposta che potrà soddisfare tutti – ha detto Furlan – ma è un primo passo importante, abbiamo portato milioni di uomini e donne del lavoro sulle piazze per arrivare a questo”.
Buon risultato anche per Carmelo Barbagallo, segretario generale della Uil. “Siamo partiti con il piede giusto: si allarga la platea, si mantiene il bonus, si introduce il ragionamento sulle detrazioni”. L’incontro di oggi “per noi rappresenta il primo step di una riforma fiscale complessiva. Serve ora ridurre le tasse anche ai pensionati e rendere il prelievo fiscale coerente con il principio costituzionale della progressività”.
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