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Via la bandiera della pace alla scuola di Serravalle d’Asti, docenti, genitori e nonni in assemblea permanente

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A fianco della scuola primaria di Serravalle d’Asti c’è adesso anche la ex Ministra Lucia Azzolina che, senza entrare nel merito dei contrasti in atto all’interno dell’Istituto comprensivo dal quale dipende la scuola, osserva però: “A Serravalle si utilizzano gli spazi naturali come vero ambiente di apprendimento interdisciplinare, con ampio spazio dedicato alla manualità, alla scoperta, alla creatività, al protagonismo dei bambini. Si prevede un legame molto forte con il territorio e un coinvolgimento diretto delle famiglie, che sono considerate – come dovrebbe sempre essere – componente determinante della comunità educante, insieme ad alunni, docenti e cittadini della zona”.

La piccola scuola piemontese è assurta agli onori della cronaca qualche giorno fa dopo che l’intera comunità  (insegnanti, genitori e anche abitanti del paese) aveva deciso di riunirsi in assemblea permanente proprio di fronte alla scuola.
Da diversi anni i docenti di Serravalle, frazione del comune di Asti, hanno ideato un progetto denominato “Bimbisvegli” che, a quanto loro affermano, viene però mal tollerato dalla dirigenza della scuola che nei giorni scorsi ha anche ordinato di togliere dall’ingresso della scuola la bandiera della Pace che bambini, insegnanti e genitori avevano deciso di affiancare a quelle dell’Italia e dell’Europa.
Fra i più convinti fautori del progetto c’è il maestro Giampiero Monaca che ricorda che il metodo di lavoro che si adotta a Serravalle ha riferimenti illustri, da Freinet a Mario Lodi, da Bruno Ciari a Don Milani.

Il 2 giugno, in occasione della Festa della Repubblica, insegnanti e genitori hanno organizzato una vera e propria non-stop di protesta, con laboratori didattici all’aperto, musica, canti e molto altro.

Nei giorni scorsi la comunità scolastica ha scritto al ministro Bianchi per chiedere di occuparsi della vicenda, anche perché per il periodo estivo docenti e genitori vorrebbero poter organizzare attività didattiche per i bambini del paese, come peraltro, in modo volontario era già avvenuto lo scorso anno.
Per la verità non dovrebbe esserci bisogno di nessun intervento in quanto il “vecchio” regolamento dell’autonomia sottolinea che il POF comprende  e riconosce  le  diverse  opzioni  metodologiche,   anche   di   gruppi minoritari.

“La validità dell’approccio ‘Bimbi Svegli’ – scrive ancora Lucia Azziolina sulla sua pagina Facebook – è testimoniata dalla risposta che ha avuto sul territorio. Tanti bambini arrivano in questa scuola di campagna anche da Asti città e da vari Comuni della zona. I numeri: all’arrivo del maestro Giampiero Monaca a Serravalle nel 2017 c’erano 21 iscritti. Oggi sono 53, a settembre saliranno a 63. Davvero un bel risultato di partecipazione”.