Dopo il pressing delle organizzazioni sindacali il Governo ha dovuto cedere: al termine dell’incontro con le parti svoltosi pochi giorni fa il Governo ha diramato un comunicato stampa con il quale viene garantita “una immediata verifica della possibilità che i dipendenti del comparto scuola abbiano l’erogazione degli aumenti e degli arretrati previsti dall’intesa sul CCNL 2006/07 entro il mese di gennaio”.
“Il Governo – prosegue il comunicato – farà il possibile affinché tale erogazione avvenga entro gennaio e comunque garantisce che essa avverrà non oltre il mese di febbraio”.
Parzialmente soddisfatti i sindacati che continuano ad insistere perché la liquidazione dei compensi dovuti avvenga comunque entro il mese di gennaio, ricorrendo anche, ove necessario, alla emissione di un mandato di pagamento ad hoc.
Il risultato più importante dell’incontro riguarda però il contratto del biennio economico 2008/2009.
Governo e sindacati hanno concordato sulla necessità di dare immediatamente avvio alla trattativa presso l’Aran alla quale verrà trasmessa quanto prima la direttiva del Ministero della Funzione pubblica.
Perplessità dei sindacati sulla novità annunciata nel corso dell’incontro: entro il mese di gennaio il Governo formulerà ufficialmente una proposta di sperimentazione di un nuovo modello contrattuale triennale e delle conseguenti e necessarie modifiche legislative.
L’idea non piace molto alle organizzazioni sindacali che temono che, in tal modo, gli aumenti contrattuali vengano ulteriormente diluiti nel tempo.
E, a proposito di aumenti, non è ancora chiaro in che modo il Governo intenda risolvere il problema delle risorse necessarie per il biennio 2008/2009, tenuto conto che la legge finanziaria per il 2008 mette a disposizione una somma largamente insufficiente.
Il Governo ha però dato assicurazione che gli aumenti decorreranno dal 1° gennaio 2008: un modo per far intendere che, con ogni probabilità, nei prossimi mesi verrà siglata una pre-intesa e che i soldi necessari verranno stanziati solamente con la legge finanziaria del 2009.