Dopo una lunga rincorsa, la Legge di Stabilità 2015 è stata approvata questa sera dal Consiglio dei Ministri, iniziato in ritardo intorno alle 19.45.
Manovra da 36 miliardi di euro. Del totale 18 miliardi saranno destinati al taglio delle tasse (riduzione dell’Irpef e dell’Irap, agevolazioni per le assunzioni a tempo indeterminato, detrazioni per le famiglie, credito d’imposta per ricerca e sviluppo e in interventi per le partite Iva).
15 miliardi sono i tagli che arriveranno dalla spending review (in particolare, 2,7 ex dl 80 euro, 6,1 da risparmi dello Stato, 4 da risparmi delle Regioni sulle previsioni del 2015, 1,2 dai Comuni, 1 dalle Province)
Nel dettaglio per la Scuola è prevista la misura di 500 milioni di euro per la stabilizzazione di 149mila precari (148.100 unità per l’esattezza). Renzi ha precisato che la misura di 500 milioni fa riferimento all’impatto sull’indebitamento netto, mentre l’impegno finanziario approvato dal governo è di 1 miliardo per la stabilizzazione di 149mila persone
“La differenza tra la finanziaria 2014 e quella del 2015 è che ci sono 18 miliardi di tasse in meno. Tutto qui. L’Italia riparte” scrive su Twitter il presidente del Consiglio, Matteo Renzi.
Di seguito il comunicato stampa da parte della Presidenza del Consiglio dei Ministri
Il Consiglio dei Ministri si è riunito oggi, mercoledì 15 ottobre 2014, alle ore 19.54 a Palazzo Chigi, sotto la presidenza del Presidente del Consiglio, Matteo Renzi. Segretario il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Delrio.
LEGGE DI STABILITÀ 2015
Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (disegno di legge)
Il Consiglio dei Ministri ha approvato la Legge di Stabilità 2015. Una manovra finanziaria di 36 miliardi di euro.
Qui di seguito i punti principali della legge:
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Meno tasse per 18 miliardi;
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Gli 80 euro diventano una misura definitiva;
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Via gli alibi per chi deve assumere: zero contributi per i contratti a tempo indeterminato;
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Investimenti nei settori chiave del Paese: scuola, lavoro, giustizia;
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Riduzione del 70% del patto di stabilità per i Comuni;
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Più risorse per ricerca e innovazione;
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Stop alle spese non coperte;
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Spending review: taglio di 15 miliardi di euro;
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Recupero e contrasto dell’evasione per 3,8 miliardi e 1 miliardo dalle slot machines;
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Libertà per i lavoratori dipendenti di avere il TFR in busta paga con zero costi per le imprese.
DOCUMENTI
Le slides della Legge di stabilità (clicca qui)
Il video integrale della conferenza stampa con il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi e il ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan (clicca qui)
I NUMERI DEL DOCUMENTO
IL TWEET DI MATTEO RENZI
La differenza tra la finanziaria 2014 e quella 2015 è che ci sono 18 miliardi di tasse in meno. Tutto qui. #italiariparte
— Matteo Renzi (@matteorenzi) 15 Ottobre 2014