Via libera definitivo alle nuove norme sull’accompagnamento dei minori di 14 anni previste dalla legge di conversione del cosiddetto decreto legge fiscale.
D’ora in poi i genitori delle ragazze e dei ragazzi minori di 14 anni potranno legittimamente autorizzare le scuole frequentate dai propri figli a consentirne l’uscita autonoma dai locali scolastici al termine dell’orario delle lezioni, in considerazione dell’età, del grado di autonomia e dello specifico contesto.
Il rilascio dell’autorizzazione da parte della famiglia avrà l’effetto di esonerare il personale scolastico dalla responsabilità connessa all’adempimento dell’obbligo di vigilanza.
“Le novità introdotte – sottolinea la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli – rappresentano un punto di equilibrio fondamentale tra diverse esigenze, tutte di grande rilievo e irrinunciabili, quali la tutela dell’incolumità delle e dei minori, il raggiungimento di gradi sempre maggiori della loro autonomia, le scelte educative delle famiglie e il ragionevole contenimento degli obblighi di vigilanza in capo al personale scolastico”.
LA SENTENZA DELLA CASSAZIONE
La questione era venuta alla ribalta dopo una recente sentenza della Cassazione (n. 21593/2017) riguardante l’obbligo di vigilanza sui minori all’uscita dalle scuole. In particolare, la Suprema Corte ha stabilito che il coinvolgimento di un minore in un incidente fuori dal perimetro scolastico – un bambino di 11 anni era stato investito sulla strada pubblica – non esclude la responsabilità della scuola, cui spetta, appunto, l’obbligo di vigilanza.
In altri termini – secondo l’attuale normativa, così come sancito dalla Cassazione – gli studenti minori, anche quelli delle scuole Medie, vanno consegnati ai genitori o a chi per loro al termine delle lezioni e non possono allontanarsi da soli perché la scuola ha il dovere di provvedere alla loro sorveglianza per tutto il tempo in cui le sono affidati.
A seguito di questa ordinanza molti dirigenti scolastici avevano emanato specifiche circolari per impedire l’uscita autonoma da scuola delle alunne e degli alunni con età inferiore ai 14 anni. Provvedimenti che hanno determinato proteste e preoccupazioni da parte delle famiglie, che si sono trovate anche nell’evidente difficoltà di contemperare la presenza quotidiana all’uscita della scuola dei propri figli con l’orario di lavoro.
Gli stessi docenti si sono visti costretti a dover prolungare la loro presenza nei locali scolastici anche oltre l’orario di lavoro. Con l’ordinanza della Cassazione, in pratica, è emersa la mancanza, nel nostro ordinamento, di una disciplina specifica sulla questione, che tra l’altro garantisse l’uniformità normativa su tutto il territorio nazionale.
ORA SI CAMBIA
Le novità approvate consentiranno di superare tutte le problematiche richiamate, nel rispetto dei principi sanciti nella Carta Costituzionale, laddove assegnano alla famiglia e alla scuola la responsabilità di educare e di istruire i giovani in un rapporto famiglia/scuola che va nella direzione di una relazione sempre più interattiva, introducendo modalità organizzative tese a favorire un maggiore coinvolgimento dei genitori nella vita scolastica, investendoli così della corresponsabilità educativa.
In questo quadro, l’autorizzazione dei genitori all’uscita autonoma dei minori di 14 anni da scuola costituirà il frutto del confronto responsabile, dell’accordo partecipato, della condivisione di metodologie e obiettivi tra famiglia e scuola, che devono caratterizzare il processo di crescita del minore in ambito scolastico.