La Commissione di Garanzia degli Scioperi ha approvato la mobilitazione dei docenti, con il conseguente stop agli esami estivi, annunciato da oltre 6800 docenti lo scorso 16 febbraio.
Unica modifica non sostanziale è la richiesta ai docenti di garantire sempre almeno 5 appelli all’anno.
“Con queste modalità, lo sciopero rischia di avere un impatto grave sugli studenti, soprattutto perché potrebbe compromettere il raggiungimento dei crediti necessari per accedere al bando delle borse di studio ed ai benefici di welfare studentesco” dichiara Andrea Torti, coordinatore nazionale di Link Coordinamento Universitario, che prosegue: “Pensiamo inoltre che la possibilità di sciopero è un diritto da tutelare, ma non vogliamo che le modalità scelte vadano a frantumare ancor di più una comunità accademica già pesantemente attaccata e divisa dalle politiche degli ultimi governi. Occorre lottare per un’Università pubblica, di qualità, aperta a tutti, adeguatamente finanziata, ma è necessario farlo tutti insieme: studenti, dottorandi, ricercatori precari e strutturati, docenti e personale tecnico-amministrativo, con una mobilitazione che non produca divisioni ma ci unisca sulla base di rivendicazioni comuni”.