Ci sono anche delle novità riguardanti la scuola nel decreto milleproroghe approvato la sera del 24 febbraio attraverso la fiducia del Senato.
Il testo è stato definitivamente convertito in legge con 155 voti favorevoli e 122 contrari: è stata la 49esima fiducia cui è ricorso il Governo Renzi in meno di due anni di esistenza (in pratica 25 fiducie l’anno, due al mese).
Nel dispositivo approvato a palazzo Madama, la scuola e l’Università sono citate nella proroga per le assunzioni a tempo indeterminato in alcune amministrazioni (ci sono anche vigili del fuoco e polizia). E’ conformato il via libera, quindi, anche per l’anno in corso alle immissioni in ruolo. Come resta in vigore il tetto stabilito negli scorsi anni per le consulenze e gli affitti.
Tra gli altri provvedimenti, c’è quello relativo all’adeguamento delle strutture alle norme anti-incendio: dovranno compiersi, in tutti gli istituti che ancora in ritardo, “entro fine 2016”.
Passa anche la proroga al 2018/19 della validità delle graduatorie ad esaurimento per i docenti.
Per comprendere, nel dettaglio, cosa comporterà quest’ultimo provvedimento, riportiamo la nota del Partito democratico dello scorso 2 febbraio, quando fu approvato dalle commissioni Bilancio e Affari costituzionali della Camera, su proposta emendativa dello stesso Pd.
{loadposition bonus_1}
“Il termine per l’aggiornamento delle graduatorie ad esaurimento, già aggiornato per il triennio 2014/2017, è prorogato all’anno scolastico 2018/2019 per il triennio successivo. Conseguentemente, le prime fasce delle graduatorie d’istituto (che derivano dal punteggio delle GaE n.d.r.) per il conferimento delle supplenze sono aggiornate a decorrere dall’anno scolastico 2019/2020. Restano fermi i termini per l’aggiornamento delle graduatorie di istituto di seconda e terza fascia“.
La “finestra” per queste ultime, seconda e terza fascia d’istituto, si aprirà quindi nell’anno scolastico 2017/18.
La proroga di un anno delle GaE, invece, per il Partito democratico è funzionale all’immissione in ruolo graduale, nel prossimo triennio, senza che vi siano novità di spostamenti di province o aggiornamenti di punteggio, che potrebbero in qualche modo intralciare la realizzazione delle assunzioni su posti vacanti. Da attuare, come previsto dalla legge, in parallelo ai prossimi vincitori del concorso a cattedra, per esami e titoli.
Di diverso avviso è l’Anief, che subito dopo l’approvazione del milleproroghe ha emesso una dura nota, nella quale sostiene che “non solo si continua ad impedire ai precari di far parte delle GaE, malgrado ne avessero pieno diritto: ora quelle graduatorie si congelano per un anno in più. In tal modo, ancora per diverso tempo il Miur continuerà a chiamare l’80% dei supplenti da graduatoria d’Istituto. Noi avevamo chiesto di far cadere questo tabù, ma non ci hanno dato retta”.
{loadposition facebook}
I compiti a casa sono il momento del consolidamento e della rielaborazione delle conoscenze, e dell'esercitazione…
È partito il 21 scorso alle 15,10 da Torino Porta Nuova il "Sicilia Express", il…
Una aspirante partecipante al concorso ordinario PNRR 2024 della scuola primaria e infanzia, ci chiede…
Il 19 dicembre 2024 segna un passo decisivo per l’organizzazione del concorso docenti. Con una…
Una docente precaria con un contratto a tempo determinato da parte del dirigente scolastico fino…
Finita la scuola, a giugno, molte famiglie potrebbero essere in diffcoltà perchè non avranno la…