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Viaggi d’istruzione troppo cari, Giuliani: “Scuola senza gite? Un po’ zoppa. Stona addossare ai docenti la responsabilità di tutto”- PODCAST

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Intervenuto a Radio Cusano Campus, nel consueto angolo del direttore, Alessandro Giuliani, direttore della Tecnica della Scuola, ha fatto il punto sulla stretta attualità a proposito di scuola.

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Il nostro direttore ha discusso a proposito di uno dei temi caldi del momento: viaggi d’istruzione, responsabilità dei docenti accompagnatori in caso di incidenti e aumento dei prezzi dei viaggi. “Da una decina d’anni i docenti, come beffa finale, non hanno più la cosiddetta diaria automatica proporzionale al numero dei giorni di gita. Hanno un compenso deciso in contrattazione d’istituto ma parliamo di rimborsi davvero minimi”, ha esordito.

Cosa è cambiato quest’anno?

“C’è un aumento del prezzo delle gite scolastiche nazionali e internazionali, molte famiglie non aderiscono. Spesso non si organizzano proprio per mancanza di adesioni. Quello che più stona è addebitare alla scuola e ai docenti le responsabilità di tutto”, ha aggiunto.

Ecco cosa è cambiato quest’anno secondo Giuliani: “Rispetto anche allo scorso anno ci sono aumenti, non è solo questione del dopo Covid ma qualcosa legato sicuramente all’inflazione, alla guerra. I docenti in questo contesto non devono pagare, non hanno alcun obbligo. C’è un onere più di carattere morale che convince molti insegnanti a partire. In questo contesto sono troppi i fattori che portano molti ragazzi ad organizzarsi autonomamente, magari nel periodo di Pasqua o dopo la maturità pur di non rinunciare del tutto alla gita”.

“La socializzazione è stata ridotta in questi anni. Le scuole farebbero bene ad attivare sportelli psicologici anche per rimettere un po’ le cose a posto in questo senso. La vita scolastica è fondamentale per i ragazzi anche per un punto di vista relazionale. Una scuola senza uscite per una scuola un po’ zoppa”, ha ribadito il nostro direttore, che crede che le gite siano un momento importante per il percorso scolastico.

La situazione è omogenea in tutte le scuole?: “Non abbiamo un quadro certo. Sembra che, alle superiori, molto dipenda dallo stato economico delle famiglie di provenienza. I licei magari sono meno interessati, i tecnici di più. L’eccesso di costi penalizza i ragazzi del Sud. Fermo restando che per questi ragazzi non è una novità. La speranza è che venendo meno situazioni di inflazione e di guerra scendano i prezzi e si ritorni alla normalità”, ha detto.

Dovrebbe intervenire il Governo?

Giuliani accoglierebbe bene l’intervento del Governo sul “caro-gita”: “Occorre aspettare e incentivare il mercato dei viaggi con sgravi fiscali, agevolazioni per alberghi e tour operator con convenzioni per le scuole. Oppure si potrebbe agire attraverso l’Isee di ogni famiglia, in quel caso però parleremmo di numeri alti, di milioni di ragazzi, e i costi non sarebbero da poco. Se ci fosse una volontà politica in questo senso, ben venga. Ripeto, reputo importante questo capitolo della scuola dal punto di vista delle relazioni”.

E, a proposito di alunni disabili esclusi dalle gite: “Andrei cauto, credo che quando si organizza una gita scolastica un ragazzino con disabilità sia il primo da attenzionare. Qualora ci fosse una volontà di esclusione sarebbe davvero un autogol per la scuola. Stento a crederci, nella scuola c’è una sensibilità tale che mi sembra difficile”, ha concluso Giuliani.