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Vicari presidi, l’esonero sarà pagato con il FIS delle scuole?

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Insorgono i vicari dei presidi: è stata approvata la proposta di pagare l’esonero o il semiesonero del Collaboratore-Vicario con i fondi del Fis delle scuole.

L’emendamento, che vede la firma della senatrice Puglisi del Partito democratico, è stato segnalato dalla senatrice Mussini vicepresidente del GM del Senato.

Sempre secondo la senatrice Mussini, l’emendamento  sarebbe “un escamotage con cui si cerca di colmare la voragine innescata dai meccanismi di risparmio attuati ormai da anni nella scuola, a cominciare proprio dall’insufficienza di Ds e dalla sottrazione del denaro che sarebbe necessario per ripagare tutto il tempo che ai docenti italiani, già i peggio pagati nell’Ue, viene chiesto per svolgere le mille diverse incombenze caricate sulla loro schiena”.

Il problema della questione e che avrebbe dell’assurdo, è che in questo modo si darebbe il via libera all’esonero dall’insegnamento per i collaboratori dei Ds nelle scuole di cui sono reggenti, utilizzando però il denaro destinato all’attività educativa e didattica.

Insorge l’ A.N.Co.Di.S., Associazione Nazionale Collaboratori Dirigenti Scolastici, che si chiede: “la scuola vuole mantenere la struttura organizzativa e gestionale di questi anni oppure vuol fare un salto di qualità a partire dalla necessità di rivederne l’assetto gestionale ed organizzativo?”

“Fino allo scorso anno scolastico, si legge ancora sul comunicato dell’Associazione, “i Ds reggenti potevano usufruire di un collaboratore a tempo pieno solo a condizione di avere nella I.S. loro affidata un docente di potenziamento della stessa disciplina insegnata dal docente collaboratore. Per questa ragione ci sono stati Ds reggenti ‘più fortunati’ ma anche quelli ‘più sfortunati’ con collaboratori impegnati in attività didattica senza esonero né semiesonero”.

Se si considera la protesta dei DS che vogliono rinunciare alla chiamata diretta e alle reggenze, la situazione a settembre potrebbe essere davvero pesante.

 

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