Intervenuto all’inaugurazione dell’anno scolastico 2021/22 dall’istituto comprensivo di Pizzo Calabro (VV), il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto rivolgere il suo messaggio al mondo della scuola:
“Rivolgo un saluto di grande cordialità a tutti i presenti, un ringraziamento alla bella scuola che ci ospita e un saluto all’intera Pizzo Calabro. Ringrazio il ministro per quanto ci ha detto nel suo intervento, ringrazio i conduttori, la Rai, gli artisti, gli atleti. Ringrazio i ragazzi che sono saliti sul palco, l’orchestra e il direttore. Oggi è un giorno speciale, allegro, di speranza e impegno per il nostro Paese. Ogni anno il primo giorno di scuola suscita attesa. Voi ragazze e ragazzi tornate di nuovo tutti in aula insieme ai vostri insegnanti dopo le grandi sofferenze che la pandemia ci ha imposto. Questo rappresenta la ripartenza dell’Italia, si riallacciano i fili che si erano interrotti. Lo studio, ma anche le amicizie e questo trasmette energia a tutta la comunità. La scuola è ossigeno, il suo funzionamento è lo specchio di tutto il paese”.
“Abbiamo una scuola di valore grazie al personale e a voi studenti. Sappiamo che dobbiamo migliorare, ci sono delle disuguaglianze che la pandemia ha evidenziato. Non sono mancati gli sforzi per garantire l’avvio dell’anno scolastico, si è lavorato tanto, ci sono stati investimenti doverosi con risorse impiegate per avere una scuola più moderna, avere edifici più sicuri. La scuola non è un capitolo accessorio, bensì è assolutamente centrale per la ripartenza. Sentiamo dire spesso che la crisi sollecita cambiamento, la pandemia ha recato tanti dolori e lutti, ancora conduce a morti decine di nostri concittadini, ha prodotto povertà e diseguaglianze. I nostri bambini hanno pagato un prezzo molto alto. Ma la risposta ha preso forma dal coraggio, dal senso del dovere che tanti hanno dimostrato”.
“Rinunciare alla scuola in presenza è stato un sacrificio sofferto. Grazie all’impegno di tutti è stato possibile continuare l’apprendimento. E la Dad, seppur con i suoi limiti, ha permesso questo. Proprio la Dad ha evidenziato i ritardi di sviluppo nel nostro Paese. Bisogna correggere quest’inaccettabile realtà. Ora grazie alle vaccinazioni e alle misure di precauzione questo non deve più accadere. L’abbandono dei ragazzi è stato contenuto dagli insegnanti che li hanno cercati, anche quando erano lontani da casa. A tante ragazze e tanti ragazzi la pandemia ha fatto comprendere la capacità del noi, nonostante i distanziamenti. La solitudine ha lasciato talvolta delle tracce”.
“È importante l’adesione alla vaccinazione, spesso sono stati proprio i giovani a rompere gli indugi, volevano uscire di casa, tornare con gli amici. Merita attenzione la grande partecipazione degli studenti alla campagna vaccinale. Proprio il mondo della scuola si è dimostrato un grande antivirus. Questo che è un obiettivo per l’intera società, la scuola lo ha raggiunto e vuole guardare avanti. La scuola tende a essere motore della trasformazione sociale. Non ci sarà crescita se i ragazzi di famiglie meno abbienti non avranno pari diritti. Si trova nella scuola il capitale umano per una crescita economica e civile. I lavori cambiano con una rapidità che la storia non ha mai conosciuto”.
“La scuola insegna a essere italiani, accomunando tutti i ragazzi che arrivano da ogni luogo. I ragazzi con difficoltà e le loro famiglie hanno sofferto moltissimo in questi mesi, la scuola è il primo luogo che sperimenta che le diversità sono ricchezza. Ci sono momenti in cui si avverte di essere a un bivio, cambiare marcia, specchiarsi nella loro speranza si trova la forza. Voi ragazzi avete il compito di scrivere la nostra storia, sarà un anno speciale, un anno scolastico“.
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