Il caso relativo al video della giudice di Catania, Iolanda Apostolico, ripresa mentre manifesta contro Matteo Salvini, allora ministro dell’Interno, per il blocco dei migranti sulla nave Diciotti nell’estate 2018 è virale e sta scatenando un putiferio.
Il video è stato pubblicato giovedì dallo stesso Salvini, oggi ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti. Come riporta Il Corriere della Sera, la magistrata nei giorni scorsi non aveva convalidato il trattenimento a Pozzallo di quattro migranti tunisini sbarcati a Lampedusa. Il decreto del Governo che disciplina le nuove procedure di trattenimento dei richiedenti asilo che provengano da Paesi “sicuri” e richiede una cauzione di quasi 5mila euro per evitare loro la permanenza nei cpr è stato da lei considerato illegittimo.
“La normativa interna incompatibile con quella dell’Unione va disapplicata dal giudice nazionale e il provvedimento del questore non è corredato da idonea motivazione perché difetta ogni valutazione su base individuale delle esigenze di protezione manifestate, nonché della necessità e proporzionalità della misura in relazione alla possibilità di applicare misure meno coercitive” – ha scritto la giudice – “deve infatti escludersi che la mera provenienza del richiedente asilo da Paese di origine sicuro possa automaticamente privare il suddetto richiedente del diritto a fare ingresso nel territorio italiano per richiedere protezione internazionale”. La premier Giorgia Meloni qualche giorno fa si è detta “basita davanti alla sentenza del giudice di Catania” e ha parlato di “motivazioni incredibili”.
La giudice è stata attaccata: si insinua che, avendo partecipato ad una protesta “contro” Salvini, abbia preso la decisione sul provvedimento lasciandosi influenzare dalle sue idee politiche. C’è anche chi la difende, dicendo che ha tutto il diritto di scendere in piazza come tutti per difendere ciò in cui crede, criticando il leader della Lega per averla messa alla gogna.
Il ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara sta dalla parte di Salvini. Ecco le sue parole, riportate da Il Tempo: “Stupiscono certi commenti che a proposito del caso Apostolico parlano di irrilevanza della ‘vita privata’ di un magistrato. Stupiscono per la loro palese, scarsa conoscenza dei principi fondamentali del nostro ordinamento giuridico, affermati sia durante il dibattito in sede di Assemblea Costituente sia ribaditi da importanti sentenze della Corte Costituzionale e della stessa Corte Europea dei Diritti dell’Uomo”, ha esordito.
“Questi principi – aggiunge il ministro – si possono riassumere secondo la massima per cui un magistrato ha l’obbligo non solo di essere ma anche di apparire indipendente. Senza contare poi che la partecipazione al confronto politico non è ‘vita privata’ ma ‘vita pubblica'”.
Matteo Renzi, il leader del partito centrista Italia Viva, come riporta Il Post, ha detto di non condividere le idee di Salvini sull’immigrazione, ma che comunque trova “scandaloso che un magistrato vada in piazza. Se vuoi fare politica, non fai il magistrato”.
La giudice stessa, comunque, ha detto di non essere stata coinvolta nei cori della manifestazione, anzi di avere cercato di evitare ulteriori scontri tra la polizia e i manifestanti. Ha rivendicato il diritto di poter partecipare alle manifestazioni, un diritto che appartiene anche ai giudici e ai magistrati: “A meno che non si voglia tornare a magistrati che si rinchiudono in una torre d’avorio”.
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