L’ANDIS, Associazione Nazionale Dirigenti Scolastici, è intervenuta, il 2 ottobre, in audizione alla Camera dei Deputati, presso le Commissioni riunite Affari Costituzionali e Lavoro, in merito alla proposta di legge A.C.1066 che riguarda Misure per prevenire e contrastare condotte di maltrattamento o di abuso, anche di natura psicologica, in danno dei minori negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia e delle persone ospitate nelle strutture socio- sanitarie e socio- assistenziali per anziani e persone con disabilità e delega al Governo in materia di formazione del personale.
In tale occasione, il Presidente nazionale Marotta ha motivato il fermo NO dell’ANDIS all’introduzione della videosorveglianza negli asili nido e nelle scuole dell’infanzia.
Infatti, come si legge in un comunicato stampa del 3 ottobre, “una installazione generalizzata di un sistema di controllo degli operatori contrasta con il principio della riservatezza dei dati personali e rischia di alimentare diffidenza e sfiducia nei confronti dell’intera scuola dell’infanzia, che costituisce invece per un bambino il contesto più sicuro dopo la famiglia“.
“La scuola italiana – ha ribadito Marotta – soffre di ben altre emergenze (mancata messa in sicurezza del patrimonio edilizio, bassa equità del sistema di istruzione, ecc.) sulle quali il Parlamento dovrebbe intervenire con urgenza”.
Il Presidente è anche intervenuto per obiettare alle posizioni espresse da alcuni Deputati circa la possibilità di consentire alle famiglie di controllare direttamente le attività d’aula, come pure per rispondere ad altri Deputati che sostenevano l’utilità dei sistemi di videosorveglianza per scoraggiare le condotte violente degli operatori.
“Servono misure di prevenzione ben più efficaci della videosorveglianza, mirate al miglioramento della qualità dell’azione educativo-didattica, come l’adeguata formazione in ingresso e in itinere dei docenti, migliori condizioni del lavoro d’aula (riduzione del numero di bambini per sezione, aumento degli organici ai fini di un incremento delle ore di compresenza, ecc..), incontri collegiali dei docenti (tavoli di lavoro, confronto tra pari, ecc.), ma anche attività di accompagnamento da parte di professionisti esterni (psicologi, pedagogisti)“.
Infine, riguardo alla previsione normativa di una valutazione attitudinale al momento dell’assunzione dei docenti, il Presidente ha obiettato che la proposta appare generica e aperta ad eccessivi margini di ambiguità e discrezionalità, per cui andrebbe riformulata.
Dal sito www.andis.it è possibile scaricare il documento ANDIS e accedere alla registrazione dell’audizione.
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