Il libro che racconta le avventure di due amanti, una ebrea e un palestinese, è stato vittima di censura ed eliminato dai programmi liceali in Israele suscitando non poche polemiche da parte dell’opinione pubblica.
Il ministero dell’Istruzione ha infatti espresso preoccupazione che la sua lettura tra persone non ancora mature possa spingere a matrimoni misti: “le relazioni intime tra ebrei e non ebrei, e certamente la possibilità di formalizzarle attraverso il matrimonio e una famiglia, anche se ciò non accade nella storia in questione, sono viste da molti nella società come una minaccia alle identità separate”.
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Tuttavia, nonostante la censura, il successo delle vendite stato talmente al di sopra delle aspettative da essere già in fase di ristampa. Addirittura in una graduatoria sul web il romanzo è diventato il best seller del Paese.
Indignati gli ambienti intellettuali di Israele per la decisione ministeriale. Il dicastero tuttavia difende la propria decisione: “nei curricula scolastici ci sono già libri che parlano delle relazioni tra palestinesi e israeliani. È probabile che un giorno anche “Borderlife”, il titolo del libro, potrà esservi incluso”.