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Vietato stare a scuola fuori dall’orario di lavoro senza avvisare prima, la decisione di una dirigente: “Questioni di sicurezza”

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February 19, 2025

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Ci sono alcune polemiche in merito alla decisione di una dirigente scolastica di una scuola di Pordenone. Quest’ultima, come riporta Il Gazzettino, avrebbe diffuso una circolare in cui si vieta ai docenti di stare a scuola fuori dall’orario di servizio.

Bisogna avvisare della propria presenza due giorni prima

La direttiva, pubblicata lo scorso dicembre, ordinava di uscire dalla scuola senza motivazioni valide. Se un docente voleva tornare nel pomeriggio per correggere i compiti o fare altre attività, doveva segnalare la sua presenza almeno due giorni prima e comunicarla con una mail alla dirigenza. Doveva, inoltre, attendere di essere autorizzato per poter entrare a scuola.

Ovviamente i docenti che avevano un’ora libera tra una lezione e l’altra, potevano restare a scuola e trovare un posto nella sala docenti, ma chi, invece, aveva terminato il suo orario, magari anche alle 11 di mattina, era obbligato ad andarsene.

Non era possibile, a quanto pare, neppure chiedere di stare in sala insegnanti per correggere i compiti in classe, oppure preparare una lezione e tutte queste attività, anche se legate direttamente a questioni scolastiche, non potevano essere realizzate a scuola.

La dirigente scolastica ha motivato la sua direttiva con questioni di sicurezza. In pratica la presenza di una persona, anche se docente dell’istituto, non può restare a scuola senza una motivazione perchè in caso di cadute o altre problemi l’assicurazione potrebbe non pagare e la responsabilità potrebbe ricadere sulla dirigenza scolastica.

L’irrigidimento

La preside aveva anche deciso di chiudere la scuola a fronte del fatto che in una occasione erano entrati nell’istituto studenti di altre scuole e avevano fatto atti vandalici, oltre che rubato alcuni oggetti. Da qui l‘irrigidimento con la direttiva.

I docenti pensavano che la situazione si potesse risolvere dopo qualche settimana. In realtà così non è andata. Anzi, c’è stato un ulteriore irrigidimento da parte della dirigente. A questo punto il malumore tra il corpo docente è cresciuto e qualcuno pare si sia rivolto al sindacato, in particolare alla Cgil di Pordenone.

“A nostro avviso – spiega il segretario generale Cgil Giuseppe Mancaniello – si tratta di un provvedimento troppo restrittivo e tra l’altro, sempre a nostro avviso, senza un fondamento tale che possa giustificare una direttiva così rigida. Un insegnante deve aver il diritto di svolgere attività inerente il proprio insegnamento all’interno dell’istituto scolastico, è una attività che vene svolta ovunque. A chi ci ha chiesto spiegazioni abbiamo detto che ha tutto il diritto di andare a scuola anche nel pomeriggio, senza dover avvertire due giorni prima”.