I lettori ci scrivono

Vigilanza e sicurezza a scuola: l’idea di un gruppo Whatsapp per le segnalazioni

Se dovessimo riaprire in presenza totale, tutte le classi, come se il virus non esistesse piú, con le misure che -abbiamo qui rilevato piú volte- risultano insufficienti alla protezione, potrebbe essere utile secondo voi chiedere in Collegio Docenti di attivare -almeno nella Secondaria di I e II grado- un gruppo whatsapp denominato “vigilanza e sicurezza” o “rispetto regole anti-contagio” in cui siano inclusi D. S. e Collaboratori del D. S. e il corpo docente per rilevare incongruenze e situazioni di difficoltà che possano mettere a rischio i compagni di classe?

Questo per condividere in modo efficace le responsabilità di controllo ed eventuale sanzionamento e al contempo richiamare l’attenzione del pull dei nostri punti di riferimento diretti sui disagi e sulle scelte correttive.In tal modo avremo la possibilità di esercitare con maggiore autorità e finalmente sostenuti dai colleghi vicari, collaboratori e dal D.S. le nostre azioni di controllo, che -per l’eccezionalità del tempo presente- hanno necessità di risposta rigorosa, immediata e puntuale.

Questa misura si deve intendere collegata alla condizione straordinaria che siamo costretti a vivere a causa della pandemia: in condizioni di normalità non servirebbe affatto; nella mia esperienza personale non ho mai chiamato né il D.s. né un collaboratore del D.s. per dirimere una questione comportamentale o afferente alla sicurezza in classe; fa parte delle qualità del docente gestire la comunicazione, la relazione, il dialogo, l’ordine, promuovere il rispetto dei compagni, l’armonizzazione dei gruppi nel contesto didattico, fino a quando non siano minati a causa di dinamiche imprevedibili e non prevenibili.

La normativa recita il famigerato metro di distanza in posizione statica dalle “rime buccali”: ora, anche senza le rotelline sotto le  sedioline, il termine “statico” lo poteva concepire solo un personaggio che non ha mai veramente insegnato,  allorché di “statico” a scuola c’é solo la macchina erogatrice di bottigliette d’acqua, o del caffè.

In sintesi: Wi fi libero per tutti i docenti e gruppo whatsapp con obiettivo unico di postare  segnalazioni riguardanti la sicurezza e il distanziamento, in cui si evidenzi classe, numero dell’aula, piano e caso e richiesta d’intervento del D. S. (il quale se impossibilitato delegherebbe i suoi collaboratori). 
Questo procedimento salvaguarderebbe il nostro ruolo che tenderebbe a svuotarsi della performance squisitamente didattica.

Quindi finalmente “di qua, di là, di giù, di sù li mena-anche loro, con noi, tutti insieme, impegnati nel controllo, entreremo “dentro le cose”, condivideremo meglio situazioni critiche, correzioni.Se bisogna sanzionare il D. S. puó mettere note, comminare sospensioni, avendo accesso totale al Registro elettronico, evitando che passi del tempo prima che si riunisca il consiglio di classe e le cattive pratiche si ripetano piú e piú volte, prima di arrivare a un’ammonizione verbale o scritta che lascerebbe quegli studenti -capaci di infrangere le regole- totalmente indifferenti o addirittura divertiti, ovvero si dimostrerebbe che le norme sono impossibili da rispettare, ma ci deve mettere l’occhio ed entrare con le mani (sanificate) interamente, lo staff.

Sei con noi? Al fronte?

Ricordo la tragica domanda del protagonista de “La Paura” di Federico De Roberto:-Chi é di turno? Chi é di turno?

A questa domanda risponderebbe direttamente la votazione in collegio, poiché tutti insieme siamo “di turno”.

Andrea Giuseppe Graziano

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