Come abbiamo scritto il docente di fisica e content creator Vincenzo Schettini, volto del progetto editoriale “La Fisica Che Ci Piace“, oggi, 16 aprile, sbarca in televisione, su Rai2, con un programma televisivo tutto suo: “La fisica dell’amore”.
Schettini si è raccontato a Vanity Fair: “Una mia prof mi fece sentire malissimo perché mi denigrò davanti a tutti facendomi sentire inadeguato. Oggi, con tutti gli attacchi e la corsa ai like e ai commenti che ci sono sui social, non so davvero cosa significhi essere adolescente, ed è per questo che sento di dover spiegare loro come guardarsi dentro per motivarli”, ha raccontato.
Schettini ha raccontato anche un altro aneddoto: “La mia professoressa di violino, una concertista sopraffine, non mi faceva mai mezzo complimento e io provavo un forte disagio perché temevo di non essere abbastanza. Eppure io dentro di me sapevo di essere bravo, e mi chiedevo: perché non mi apprezza? In quei momenti volevo scomparire. L’autostima è sempre molto importante, ed è quello che cerco di trasmettere ai ragazzi di oggi che invece sono, da questo punto di vista, molto sfortunati perché vivono in un periodo in cui è molto facile cadere nella trappola di dare credito agli altri, ai like, ai commenti”.
Il docente ha ribadito la sua idea in merito ai dispositivi digitali: “La didattica digitale è molto innovativa, quindi benvenuti tablet, telefonini, computer, intelligenza artificiale, schermi e visori, ma non dimentichiamoci cos’è la scuola e che cosa è diventata oggi: qualcosa in cui la didattica è passata quasi in secondo piano, facendo di fatto perdere il focus ai ragazzi. A scuola bisogna studiare e prepararsi alle interrogazioni, ed è per questo che mi sciocco quando alcuni colleghi mi dicono di non chiamare gli studenti alla lavagna, pensando che il compito scritto valga come orale. Non è così: bisogna essere chiamati, incalzati, bisogna che le gambe tremino per fare una prova: solo così potranno crescere. E di chi è la colpa? Dei ragazzi? No, la colpa è di una società che ha permesso a un bambino di dieci anni di poter avere un telefonino in mano”.
“Sarà una rivoluzione quando, tra dieci anni, i governi costringeranno le case di produzione dei cellulari a scrivere sulle cover ‘provoca solitudine’ e ‘provoca malattie mentali’. Come le sigarette. Finché non ci renderemo conto di questo, non andremo avanti. Io lo dico sempre ai genitori: vi dovete far odiare dai figli mettendo delle regole. Perché prima vi odieranno e poi vi ameranno”, ha aggiunto.
Ed ecco alcune battute sulla valutazione: “Ai ragazzi dico di studiare non per il voto, ma perché diventeranno persone acculturate, e questo li porterà a rispettare gli altri, a essere immersi nel mondo, a trovare il loro spazio e a darlo agli altri. Non devono sentirsi invincibili, ma vulnerabili”.
Ecco come sarà strutturato il programma: “Gli ospiti racconteranno il loro passato a scuola: è importante far notare come tutti siamo stati studenti. Sono seguito da vip che mi scrivono in privato sui social e mi dicono ‘Che bello, mi hai sbloccato un ricordo di quando ero a scuola’. Loro sono stati ragazzi e hanno vissuto gli stessi disagi, se non peggio. E quindi voglio che li raccontino, assieme a quello che li ha illuminati. E i giovani vanno coinvolti nel dialogo”.
Come riporta RaiNews la prima puntata è dedicata all’equilibrio e vede tra gli ospiti Big Mama, Claudio Cecchetto e Giuseppe Pirozzi, noto per il ruolo di “Micciarella” nella serie “Mare Fuori“.
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