I docenti che stanno partecipando all’attuale concorso a cattedre saranno assunti secondo le regole ora in vigore.
A settembre i docenti vincitori di concorso entreranno a scuola andando ad occupare i posti dell’organico dell’autonomia e quindi potranno essere utilizzati o sulla classe o sulle attività progettuali per le quali quest’anno sono stati utilizzati i docenti del “potenziamento”.
Per il primo anno (2016/17) saranno considerati in prova; al termine dell’anno il comitato di valutazione esprimerà il proprio parere. Se il parere sarà favorevole il dirigente scolastico disporrà l’assunzione definitiva a tempo indeterminato.
Con l’entrata in vigore del cosiddetto “decreto scuola” approvato nei giorni scorsi dal Parlamento i vincitori di concorso saranno assunti con decorrenza 15 settembre e, secondo le regole contenute nella legge 107, verranno assegnati ad un ambito territoriale dal quale potranno passare su una scuola (la procedura è tuttora oggetto di confronto fra sindacati e Miur che però insiste sulla modalità della “chiamata diretta” da parte dei dirigenti scolastici).
Per quanto riguarda lo stipendio, nulla cambia rispetto al contratto in vigore che risale all’estate del 2011: 19.324 euro lordi annui per insegnanti di infanzia e primaria, 20.973 per tutti gli altri; il primo aumento arriverà al nono anno di servizio utile.
Le nuove regole di cui si parla nella legge 107 (tirocinio, contratto triennale, …) entreranno in vigore solo dopo che il Governo avrà adottato il decreto legislativo previsto dal comma 181 della legge 107. Ma per questo l’esecutivo ha tempo ancora fino al prossimo mese di gennaio. Quindi il meccanismo attuale rimarrà sicuramente in vigore almeno fino al 2017/2018.
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