È un paese strano l’Italia. Forma la classe docente, la seleziona periodicamente, anche in modo duro e poi la lascia ammuffire nelle graduatorie di merito. Continuando però a servirsi di supplenti che cambiano di anno in anno, di classe in classe con buona pace della continuità didattica e del precariato.
Lo scorso anno sono serviti 100.000 supplenti, soprattutto su sostegno utilizzati anche senza titolo specifico. Quest’anno ne hanno previsti 150.000 pur avendo vincitori e idonei abilitati… e nemmeno la procedura di infrazione fa tornare il Miur sui suoi passi.
Per richiamare il Governo alle proprie responsabilità i docenti hanno deciso di manifestare in una data simbolo: il giorno della consueta presa di servizio, quest’anno il 2 settembre. Il motivo è semplice: lo Stato ha preteso tanto nel selezionarli e adesso è tempo di risposte concrete che premiano il merito: ruolo subito!
I vincitori del concorso 2016 attendono da tempo che le graduatorie scorrano, ma ogni anno il numero degli immessi in ruolo è sempre molto al di sotto del fabbisogno della scuola e delle attese dei vincitori. Come mai? Eppure ogni bando mette un numero preciso di ruoli.
In italia i ruoli si perdono per strada… Dopo la mobilità, che avviene in primavera, i vincitori di concorso scelgono solitamente ad agosto la sede fra quelle rimaste disponibili tra le cattedre dell’organico di diritto, notoriamente poche. Eppure ce ne sono moltissime libere ma non destinate a questo scopo, concesse sì ai supplenti ma anche alle assegnazioni provvisorie, cioè ad altri docenti in ruolo. Allora perché non includere tra le scelte esprimibili pure quelle dell’organico di fatto? Mistero.
Ad essere stati immessi in ruolo infatti sono poco più di 500/600 vincitori in totale per gm regionali per infanzia e primaria negli ultimi tre anni, anni in cui queste gm insieme alle gae sarebbero dovute esaurirsi del tutto.
I posti destinati alle GaE Storiche sono stati mangiati da contratti stipulati con clausole rescissorie, concessi anche a docenti non inseriti a pieno titolo, MA con una riserva, in attesa non di un altro titolo di studio da conseguire, bensì in attesa di una sentenza di merito, probabilmente negativa. E dopo due plenarie e la sentenza della Cassazione sono ancora lì a stipulare contratti di supplenza e ruoli.
I posti destinati alle GM del primo anno sono stati destinati al 100% alla mobilità (anche se nessuno se lo ricorda) perché al tempo non tutte le procedure concorsuali erano concluse e alcune gm ancora rimanevano da ufficializzare. Fu sopattutto per rimediare al pasticcio del piano straordinario nazionale voluto da Renzi nell’ultimo governo del PD, e questa è storia.
Nel 2017, 2018 e 2019 sono stati immessi in ruolo così pochi docenti da cominciare a sospettare che i posti messi a concorso, almeno al centro e al sud, non fossero tutti ragionevolmente concreti, ma una stima gonfiata per incrementare il numero di candidati. E fare cassa con i diritti di segreteria.
Il sospetto nasce dall’inspiegabile fatica del Miur ad assumenre e dal conoscere situazioni davvero illogiche, come il caso di vincitori di classi di concorso già in esubero al tempo del bando. Questi vincitori hanno vinto ma non si sa dove assumerli perché nella loro regione non ci sono posti, bensì esuberi. Il ritornello vale per tutti: Lei ha vinto un concorso? Le faremo sapere… aspetti in silenzio il suo turno.
È un vizietto tutto italiano quello di indire concorsi, trarne vincitori e poi lasciare scadere le graduatorie con calma… regalando anni di proroghe che nel concreto hanno solo l’effetto di accrescere l’amarezza di chi attende e la vergogna di chi calpesta il merito.
Tutti i vincitori e gli idonei chiedono che Quota 100 venga divisa tra mobilità, Gm e GaE chiedono come contropartita di tanta attesa che si possa scegliere sull’intero organico poiché non comporta alcun aggravio di spese allo Stato e ne favorisce la reale continuità didattica. Per tutti coloro che restano in attesa del ruolo chiedono che venga riconosciuta la precedenza sugli incarichi annuali in coda alle GaE Storiche, poiché dalle GM non è al momento possibile ottenere nemmeno un giorno di supplenza. Chiedono la nomina giuridica per l’anno scolastico 2019/20 per tutti i vincitori e gli idonei del concorso 2016.
Per queste ragioni il 2 settembre in piazza Montecitorio a Roma i vincitori e gli idonei di concorso si incontreranno alle 9:00 per manifestare il mancato ruolo e
per ricordare le loro istanze all’attuale Governo, qualsiasi esso sia.
Inoltre il Movimento dei Docenti Motivati e in Formazione sta valutando la possibilità di adire alle vie legali al fine di tutelare tutti gli aderenti (vincitori e idonei) poiché il ministro dell’istruzione uscente ha già firmato un decreto per un nuovo concorso ordinario senza però indicare in quali regioni dovrebbe essere indetto. Tutti gli interessati possono avere maggiori informazioni durante la manifestazione a Roma.
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